Un gran galà a colpi di spada

Nonostante sia stata messa seriamente a rischio da una forte grandinata - la pedana era allestita all’aperto in piazza dei Mercanti - la seconda edizione del Gran Galà di scherma sabato sera ha confermato il successo riscontrato l’estate scorsa. Il clou della manifestazione era rappresentato dall’inedita sfida a coppie miste tra le formazioni miste composte dai fiorettisti Margherita Granbassi e Andrea Cassarà, affiancati ai giovani (classe 1988) talentuosi Arianna Errigo e Martino Minuto.
La vittoria nell’originale formula di gara proposta dagli organizzatori è andata per un soffio alla coppia Cassarà-Errigo. Magra consolazione per il ventiquattrenne bresciano, impossibilitato a partecipare ai Giochi di Pechino visto che non è riuscito a ottenere la qualificazione a livello individuale, per via di un «regolamento assurdo che sbatte fuori me, dando invece una wild card al Burkina Faso e al figlio del principe del Qatar», e per la decisione del Cio di non inserire la prova a squadre nel programma di gare a Pechino.

I partecipanti alla simpatica kermesse hanno avuto l’onore di essere premiati sul palco da un’autentica leggenda dello sport tricolore: Edoardo Mangiarotti, 89 anni e tredici medaglie olimpiche in cinque edizioni dei Giochi.

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