da Milano
Parte il riassetto in casa Gavio. Ieri i consigli di amministrazione di Sias e Autostrade Torino Milano hanno dato il via libera al progetto di riorganizzazione societaria, secondo le linee guide già approvate lo scorso 21 dicembre.
Il piano prevede che sotto Sias, Società Iniziative Autostradali e Servizi, controllata al 34% da Auto To-Mi e 18% Aurelia (società del gruppo Gavio) saranno riunite tutte le concessioni autostradali. Mentre Auto To-Mi (50% Argo Finanziaria, sempre gruppo Gavio) raccoglierà, oltre al 63% di Sias, le partecipazioni operanti nel settore progettazione servizi e engineering del gruppo. Da un lato quindi verranno raggruppate le concessione, dallaltro la progettazione, lo sviluppo e la messa in opera.
Un piano che ha trovato subito il gradimento del mercato. Dopo quasi un giorno di sospensione in Borsa, i due titoli sono stati riammessi nel finale di seduta, Autostrade Torino e Milano ha festeggiato con un guadagno del 3% a 19,53 euro, più debole la cugina Sias che ha perso un timido 0,2% chiudendo a 12,39 euro.
Secondo quanto è emerso dai due cda congiunti, Auto To-Mi conferirà a Sias oltre 600 chilometri di rete autostradali, si tratta di quasi la totalità dellA4 (la Torino Piacenza) e dellA21 (la Torino-Milano) oltre al 20% Road Link, concessionaria inglese. In cambio Auto To-Mi parteciperà a un aumento di capitale in Sias, portando la sua partecipazione al 63%, dal 51,8% attuale, senza lobbligo di lancio dellOpa in quanto non cambia lazionista di controllo, dato che sia Auto To-Mi che Sias sono controllate dal gruppo Gavio. Grazie allaumento di capitale, Sias passerà da 127 milioni di azioni a 227 milioni, raddoppiando quasi la propria capitalizzazione a circa 2,8 miliardi di euro.
Questo però sarebbe solo un primo passo. Nei progetti di Gavio, la seconda tappa passerebbe attraverso il collocamento in Borsa di circa un 18% di Sias, tramite Auto To-Mi che scenderà così al 63% della controllata a una quota più vicino al 45%, incassando circa 500 milioni di euro.
«Unottima operazione commenta un analista - da un lato Sias raddoppierà la propria rete autostradale, portandola a quasi 1.300 km, guadagnando in sinergie, leva finanziaria e maggiore potere contrattuale con la pubblica amministrazione.
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