Sì daccordo, adesso tutti citeranno Paolo Conte e la sua Bartali con «I francesi che sincazzano che le balle ancora gli girano...». No, stavolta ai cugini doltralpe (ma gli rode anche agli spagnoli) più che le balle gira la testa. Non si reggono più in piedi. Qui non stiamo parlando semplicemente di ciclismo, pallamano, calcio. No, si tratta di rugby, sport nazionale. In ballo cè lorgoglio. E allora gustiamoci per una volta la loro Corea a cominciare dalledizione online dellEquipe che alle 17 titolava apocalittica: «Disastro romano!. «Storico, purtroppo - scrivono -. I bleus, dominati fisicamente e mentalmente, non sono mai riusciti a imporre il proprio gioco per carenza di idee e di coesione. Che pena». Lhanno presa bene, non cè che dire. LEquipe regala lappellativo charmants ai «disordinati» italiani: che onore e che godimento.
Più astio da parte di Le Monde, sentite: «Contro questa Italia volenterosa ma abituata a prendere schiaffi con tutti non si poteva sbagliare. E infatti dopo una partita patetica stavamo persino vincendo, lItalia ringrazi leroe Bergamasco e i suoi calci». Le Figaro dimostra, invece, di essere più sportivo titolando: «La Francia si inchina allItalia». Poi aggiunge: «E tocca il fondo». Quando perdono ci vanno pesante, mica come noi che diamo sempre colpa allarbitro, alla poco forma, allerba alta che non è quella di casa mia e al palo che hanno preso nella ripresa. «Patetici - scrive ancora Le Figaro -.Il rugby francese si ricorderà a lungo di questa partita e dei valorosi italiani». Anche noi. Ma nel calderone degli stupiti ci sono, come detto, anche gli spagnoli che da anni non ci perdonano il fatto di partecipare al prestigioso sei nazioni. Loro abituati a vincere ormai in ogni sport e che si devono sbattere con la tristissima Coppa Europa di rugby. Spagnoli che più spesso di altri ci prendono in giro per le sconfitte in serie, ieri non credevano ai loro occhi. Invidiosi. Tanto che As, rilegando nei bassifondi dellhome page, sezione «mas deportes», limpresa romana, titola: «La vittoria dellItalia commuove il Sei nazioni».
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