I pirati dei fumetti conquistano la Fiera

Dal 24 marzo via a Cartoomics, salone dedicato ai corsari «di carta». Copertine storiche e omaggi a Mozart

Marta Bravi

Occhi bendati, gambe di legno, uncini alla mano, orecchini e bandane legate intorno alle lunghe chiome. A Milano sono arrivati i pirati. Con tanto di forziere del tesoro, faticoso bottino di scorrerie per i sette mari del mondo. Di carta e inchiostro. È dedicato ai pirati «cartoomics, il 13° salone del fumetto, dei cartoons, del collezionismo e dei videogame» che si terrà al Padiglione 9/2 della FieraMilanoCity dal 24 al 26 marzo (h 10-20, ingresso 3 euro). Incontri, rassegne, mostre, anteprime, giochi e gare per tutti i gusti e le età.
Le 5 mostre declinano l’avventuroso mondo dei corsari in tutte le sfumature: dalle avventure di Capitan Harlock di Leji Matsumoto a Pepito di Bottaro, Giacinto corsaro dipinto e Alvaro il Corsaro di Jacovitti. Ma anche pirati storici e i pirati della letteratura, Capitan Uncino ospite di Martin Myster e Long John Silver dall’Isola del tesoro di Stevenson. Esposte nelle mostre le tavole originali per permettere a grandi e piccini di osservare la tecnica dei grandi maestri delle strisce. A proposito di tecnica la giornata di venerdì dedicata alle scuole con laboratori creativi, workshop e animazione, mentre sabato (16,30) verrà presentato «banchi di nuvole», progetto a cura del ministero dell’Istruzione per promuovere il fumetto come strumento didattico e un corso di formazione per insegnanti sui linguaggi delle strisce «parlare con le nuvole» (per info 02.4380011).
Cartoomics ha voluto inserire anche Mozart nel mondo a nuvolette, per celebrare i 250 anni della nascita. Ecco allora che la penna sensuale di Milo Manara si è prestata per illustrare il volume Pentiti!, che prende il nome da una battuta che il fantasma del Conte rivolge a Don Giovanni nel finale, in collaborazione con l’associazione Mozart Italia. Anche il mitico Topolino rese omaggio al compositore austriaco: è datato 1991 il numero Topolino e l’eredità di Mozart dove si attribuisce al genio l’invenzione della musica rock, preziosa eredità lasciata ai posteri.
Così come Zio Paperone teneva sotto vetro la mitica «numero uno», il primo centesimo della sua immensa ricchezza, anche il salone del fumetto ne mette in mostra alcuni. I Tesori di carta: per la prima volta raccolti in un’unica esposizione i primi numeri delle più importanti serie di fumetti. La realizzazione di un sogno per tanti appassionati, esperti e collezionisti, ma un’occasione di cultura storica per il grande pubblico.


A partire dall’omaggio di Wilhelm Bush, padre mondiale del fumetto, comparso sul Corriere della Sera del 1887, per seguire con il numero uno di Diabolik, Tex Willer, Alan Ford, Pupazzetto (1886), Il corriere dei piccoli (1908). Ci saranno anche i primi lavori di Pratt, Crepax, Bonvi, Castelli e gli albi erotici che fecero arrossire l’Italia degli anni ’60: Isabella, Jacula, Jungla e Zora.

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