Immagini sulla via di Damasco

«Sulla via di Damasco - L’inizio di una vita nuova» è la mostra che viene inaugurata questo sabato alle 16.30 al Collegio Emiliani alla presenza del cardinale Angelo Bagnasco.
Si colloca con altre iniziative nell'alveo dell'Anno Paolino come strumento per fare conoscere la vita e l'insegnamento di San Paolo. La mostra, curata dal professore Eugenio Dal Pane, ci ripropone il «persecutore» folgorato sulla via di Damasco nei momenti salienti della sua vita, da Gerusalemme dove assiste al martirio di Santo Stefano a Roma dove sarà a sua volta martirizzato.
I luoghi sono tanto più reali per le foto scattate dai Padri Francescani di Terrasanta.
La mostra nasce dalla collaborazione dell'Ufficio Cultura della Diocesi di cui è responsabile Padre Mauro De Gioia (già allievo del Collegio dei Padri Somaschi), del Gruppo Culturale dell'Emiliani presieduto da Padre Vito e dalle Suore di Santa Maria ad Nives. L'allestimento starà a Nervi fino al 15 febbraio, dal 17 per un mese alla Commenda di Pré e dal 17 marzo per un altro mese al Museo Navale di Pegli.
Il Papa ai giovani di Sidney parlò del bisogno di rinnovamento del mondo dove tanti vivono in una disperata ricerca di significato.
Su questo vuol farci riflettere la mostra e sul fatto che un mondo più giusto non ci verrà da altri, ma potrebbe avvicinarsi per la somma di piccoli sforzi dei tanti, potrebbe nascere dalla vita dei più deboli divenuti forti per un rinnovamento interiore. Come accadde a Paolo che nella Seconda Lettera ai Corinti dice di sé: «Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i 39 colpi, tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio...».
All'Emiliani il Cardinale ha dimostrato la sua stima celebrando la Messa il 7 febbraio 2007 per la festa di San Gerolamo Emiliani di cui una tela di Mattia Traverso mostra l'insegnamento del catechismo agli orfani. Parlò dell'intelligenza e dell'educazione data a tanti giovani. «Essere senza famiglia è come essere senza cultura - disse - e la cultura è nutrimento dell’anima, presupposto per risolvere gli altri problemi. Meno cultura significa meno autonomia ed essere preda di chi la sa più lunga di noi».


La mostra si completa con un Concerto presso la Chiesa di San Filippo il 25 gennaio, l'11 marzo con la presentazione del libro Paolo di Tarso di Alessandro Massobrio, il 15 marzo con la conferenza di monsignor Gianfranco Ravasi in Cattedrale.
Il Cardinale concluderà l'Anno Paolino il 31 maggio, solennità di Pentecoste.

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