Inchiesta Microspie, i pm chiamano i dirigenti del ministero

Dopo le rivelazioni di Umberto Bossi la procura di Roma vuol chiarire l’affaire cimici. Per questo funzionari e dirigenti del ministero delle Riforme, oltre alla segretaria del ministro, saranno convocati come testimoni nell’ambito dell’inchiesta contro ignoti sulla scoperta, due mesi fa, di cimici nell’ufficio e nell’abitazione del Senatùr. Ieri Bossi ha spiegato che «Nicoletta (la segretaria, ndr) ne sa più di me perché è stata lei che ha avuto l’intuizione. Adesso è a Londra, ritornerà a giorni». «Nel mio ufficio - ha poi raccontato - ne hanno trovata una vicino al tavolo nella presa di corrente, un’altra sul frigorifero», mentre nella sua abitazione «ne hanno trovate un bel po’ dove ci sono i bocchettoni dell’aria calda». Secondo Bossi «gli esperti hanno detto che appena tocchi o tiri via una cimice immediatamente chi l’ha messa viene a saperlo, perché sente un certo tipo di suono.

Ho temuto che chiunque fosse venuto a fare la bonifica avrebbe potuto metterne altre. Quindi io ho detto al capo gabinetto: guarda che nel mio ufficio è meglio che non vai a parlare. Pensavo: so che lì ci sono le cimici, è meglio non rischiare altro, vado a parlare altrove».

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