Siamo alle porte del 31° Mese della prevenzione dentale, appuntamento che ha coinvolto nel corso degli anni circa 20mila dentisti per oltre 550mila visite gratuite. Numeri che testimoniano la bontà delliniziativa che offre a tutti la possibilità di una visita di controllo gratuita da parte di uno dei 14mila dentisti volontari Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani). Unoccasione per valutare lo stato della salute orale della propria famiglia e ricevere consigli «su misura». Quando nel 1981 Andi e Mentadent organizzarono la prima edizione, la salute dei denti in Italia era alquanto «cagionevole» come testimonia il Dmft (Decated Missing Filled Teeth) lindice della presenza di carie in una popolazione. La situazione era negativa già tra i bambini. Fortunatamente oggi il Dmft è in linea con gli obiettivi dellOms, anche se non bisogna allentare la presa sulla prevenzione. La carie nel nostro Paese riguarda soggetti di ogni età e aumenta con gli anni: se tra i 13 e i 18 anni il problema si manifesta almeno una volta nel 60% della popolazione, tra i 19 ed i 25 anni la percentuale è del 90%. Il trend positivo va quindi «alimentato» perché non si arresti a causa della variazione di uno dei tre fattori scatenanti: presenza nel cavo orale di flora batterica cariogena, dieta ricca di carboidrati fermentabili e ridotte difese dellospite. I batteri responsabili sono naturalmente presenti nella nostra bocca e, in più, cè correlazione tra le condizioni digiene e di salute orale nelle madri e lo sviluppo di carie dentali nei figli. Nel secondo fattore è evidente che lalimentazione scorretta di molti bambini - cibi e bevande zuccherine - favorisce lattività dei batteri. Il terzo fattore è legato alligiene dentale quotidiana: oltre alle buone abitudini, esistono prodotti sempre più efficaci, ma il comportamento di consumo degli italiani ci rivela che a una grande disponibilità di validi strumenti, non corrisponde un adeguato uso e ricambio degli stessi. Infatti, la frequenza media con cui ogni giorno ci si lava i denti è inferiore a quella raccomandata dal Ministero della Salute (1,3 rispetto a 2) così come il cambio di spazzolino (1,2 rispetto a 6) ed è 7 anni letà in cui si comincia a lavarsi i denti rispetto alla media europea di 4. Fondamentali anche le visite di controllo, almeno annuali, dal proprio dentista perché trascurarsi peggiora solo la situazione. Purtroppo molti italiani, anche a causa della situazione economica, oggi sembrano rinunciare.
Quindi il Mese della Prevenzione Dentale assume ancora più importanza, come sottolinea Gianfranco Prada, presidente Andi: «Oggi si parla tanto di crisi e di difficoltà per i pazienti daccedere alle prestazioni odontoiatriche anche per le carenze della sanità pubblica. Con questa iniziativa, gli italiani potranno controllarsi gratuitamente prevenendo sul nascere problemi che, se trascurati, renderebbero necessari importanti interventi clinici».
Grande soddisfazione anche da parte di Mentadent. A dircelo è il Brand Manager Oral Care Unilever, Andrea Volpe: «In quanto leader delligiene orale, il nostro marchio avverte come dovere etico dimpegnarsi socialmente e in maniera concreta per la prevenzione. Iniziative come il Mese della Prevenzione Dentale, il Programma Scuola e Cambia lo Spazzolino vogliono rendere lo storico claim Prevenire è meglio che curare non un semplice slogan, ma un invito al benessere.
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