Così cambia il condominio Animali sempre ammessi e sanzioni ai disturbatori

Sì definitivo alla riforma, più poteri agli amministratori. Soddisfatta Confedilizia: "È una legge che mette ordine"

Così cambia il condominio Animali sempre ammessi e sanzioni ai disturbatori

Buone notizie per gli amanti degli animali, brutte notizie per disturbatori, morosi e ostruzionisti. Con il voto della commissione Giustizia del Senato riunita in sede deliberante (senza cioè l'approvazione dell'aula) la riforma del condominio è legge. E fra le novità principali prevede per l'appunto: il «vietato vietare» cani, gatti e animali domestici; sanzioni pecuniarie di un certo rilievo per chi viola il regolamento condominiale; ingiunzione immediata a chi non paga; e maggioranze più snelle per molte deliberazioni d'assemblea.

Non è una rivoluzione e neppure una riforma radicale, come hanno sottolineato con rammarico vari esponenti politici di vari schieramenti e Confedelizia, che per voce del suo presidente, Corrado Sforza Fogliani, lamenta la mancata attribuzione al condominio della personalità giuridica. Ma è una legge che, dopo un iter parlamentare di 11 anni, sostituisce una normativa in vigore da settant'anni e quindi per forza di cose inadeguata. «Una riforma nel complesso positiva - dice Sforza Fogliani che recherà ordine in più aspetti della vita condominiale contribuendo, nonostante qualche sbavatura e aggravio, a semplificare i processi di autodeterminazione dei condòmini e all'ottenimento da parte degli stessi del rispetto delle loro esigenze».

Insomma, per una trentina di milioni di italiani le relazioni con dirimpettai di pianerottolo, vicini di sopra, di sotto, di destra e di sinistra dovrebbero essere d'ora in avanti, fino al prova del contrario, un po' più facili. Grazie alla mediazione obbligatoria in caso di controversia, che dovrebbe diminuire il ricorso ai tribunali; grazie all'abbassamento delle maggioranze necessarie per assumere importanti decisioni comuni e al superamento del criterio dell'unanimità per l'uso degli spazi comuni, cosa che dovrebbe azzerare le perdite di tempo provocate dalle performance assembleari dei bastian contrari; grazie alla possibilità di abbandonare il riscaldamento centralizzato, che viene finalmente concessa e che resta giustamente onerosa. Ma anche in virtù delle nuove «multe» contro i condòmini molesti o prepotenti, che finora rischiavano solo qualche centesimo; e del potere di ingiunzione immediata attribuito all'amministratore, che dovrebbe indurre i morosi a più miti consigli.

Ma a dimostrazione del fatto che a volte la società è più avanti della politica, proprio nel giorno della riforma del condominio, Confedelizia, Cgil, Cisl e Uil annunciano la nascita dell'«assistente familiare» che si occuperà di bambini e anziani e potrà usufruire degli spazi comuni.

Si tratta della novità più rilevante fra quelle contenute nel prossimo contratto nazionale di portierato. Una figura professionale che mutua, ampliandola agli anziani, l'esperienza germanica (e diffusa anche in Alto Adige) delle Tagesmutter che gestiscono in casa l'asilo condominiale.

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