Rovereto sulla Secchia (Modena). Subito dopo il discorso del Papa la statua della Madonna per la quale don Ivan è morto è diventata un vero e proprio oggetto di devozione. Molti i fedeli che si sono fatti fotografare accanto e che l'hanno baciata iniziando così una venerazione destinata durare nel tempo.
Poi il fratello di don Ivan, Salvatore, l'ha portata in un luogo appartato e con i cronisti ha promesso una festa in onore del parroco schiacciato dalle macerie. «Anche quel giorno - ha detto - quella statua sarà lì a ricordarci il suo sacrificio per la nostra comunità».
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