FUORIPROGRAMMA AL SEMINARIO DI D’ALEMA

Entrambi i posti riservati in prima fila al seminario sulla crescita organizzato dalla fondazione Italianieuropei a Roma. Al microfono l’intervento di Massimo D’Alema. Lei, la ministra del Welfare, Elsa Fornero è già seduta. Lui, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, arriva e si mette due posti distanti da lei. La Fornero lo guarda, sorridente, e con il suo charme aristocratico gli indica il posto accanto al suo. Dal labiale si capisce più o meno: «Vieni pure qui, ti sposto la borsa». Giarda la ignora. Un flebile sorrisino e rimane al suo posto. La collega insiste, e lui le indica la borsa come a dire: «Non importa, lascia stare». Allora a quel punto lei sposta prima la borsa, che posa in terra, poi il foulard, e fa un bel sorriso, sicura che a quel punto Giarda accetterà la sua cortesia. Ma lui, inflessibile, resta lì, aggeggiando con il dispositivo di traduzione simultanea.

Lei continua a fissarlo, scura in volto, ma lui niente. Gli bisbiglia qualcosa. Niente. Dopo qualche secondo Giarda si degna di girarsi verso di lei che le indica il posto libero. Lui annuisce, ma resta dov’è e scambia una battuta con il suo vicino di sedia.