Grillo marcia su Roma: bomba o non bomba arriveremo alla Capitale

Il leader del M5S attribuisce la gambizzazione di Adinolfi e la bomba di Brindisi alle "forze che vogliono mantenere gli interessi costituiti". E annuncia: "Ottime probabilità che ritorni lo stragismo"

Grillo marcia su Roma: bomba o non bomba arriveremo alla Capitale

Prima Stalingrado, poi Berlino, adesso la Capitale. Beppe Grillo annuncia la marcia su Roma. "Bomba o non bomba". Il Movimento 5 stelle, per il suo leader, è un tornado inarrestabile. "Bomba o non bomba, arriveremo a Roma. Nell'aria c'è odore di zolfo, ma il cambiamento non si può arrestare", scrive sul suo blog il comico genovese.

Che poi lancia la sua previsione sul prossimo futuro alla luce degli accadimenti dell'ultimo periodo: "Se tre indizi (il ferimento di Adinolfi a Genova, la bomba di Brindisi e le continue esternazioni sul ritorno del terrorismo) fanno una prova, allora ci sono ottime probabilità del ritorno di una stagione stragista".

Tuttavia, per il guru a cinque stelle, "per ora le nuove sigle e i nuovi bombaroli non sono all'altezza di piazza Fontana, che bloccò le aperture a sinistra di Aldo Moro, o della stazione di Bologna, alla quale fecero seguito un decennio di craxismo e un ventennio di berlusconismo. Forse ritengono che alzare il tiro non sia ancora necessario". Per tentare di spiegare gli attentati degli ultimi giorni, Grillo fa un parallelismo con la strage di Capaci.

"In questi giorni ricorre il ventennale della morte di Falcone, un uomo di grande intelligenza e di immenso coraggio che sapeva di dover morire. La sua morte fu un monito a chiunque volesse un cambiamento radicale, un rinnovamento. Falcone viveva a Roma, lavorava al ministero di Giustizia, era pedinato dalla mafia e poteva essere ucciso con un semplice colpo di pistola in ogni momento. Lo sventramento di Capaci fu un messaggio, un monumento di sangue. Quanti, tra coloro che oggi lo piangono pubblicamente, sono stati a guardare mentre veniva macellato in vita? Nei momenti di cambiamento o meglio in cui il cambiamento si manifesta possibile, le forze che vogliono mantenere gli interessi costituiti, economici e politici, bussano alla porta con grande energia. Le bombe e gli attentati sono il loro biglietto da visita.

I fatti del dopoguerra ci hanno insegnato che godono dell'impunità", scrive Grillo.

Che conclude infine il post sul blog allo stesso modo in cui lo ha cominciato: "Bomba o non bomba arriveremo a Roma".

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