I fratellini morti prima del rogo Si rafforza la pista dell'omicidio

I fratellini morti prima del rogo Si rafforza la pista dell'omicidio

Non ci sarebbero tracce di fumo nei polmoni dei due fratellini di 9 e 12 anni morti carbonizzati nella casa del padre in Vallecamonica. Andrea e Davide Iacovone sarebbero morti prima che divampasse l'incendio. Lo si deduce dai primi esiti dell'autopsia. Sui corpi non ci sono segni di violenze. Prende corpo l'ipotesi dell'avvelenamento.
L'autopsia, presso gli Spedali Civili di Brescia, è durata un paio d'ore e si è svolta alla presenza anche di un consulente di parte su richiesta del legale di Erica Patti, la madre dei due ragazzini. Gli accertamenti hanno escluso segni di violenza sui corpi e nei polmoni sono state trovate tracce di fumo, ma prima i due ragazzini sarebbero stati narcotizzatì, secondo quanto si apprende da fonti della procura a Brescia. L'ipotesi più probabile resta quindi quella di un avvelenamento, ma solo gli accertamenti chimico-tossicologici nei prossimi giorni chiariranno in seguito a quali sostanza. Nel frattempo il fascicolo per duplice omicidio resta aperto contro ignoti.
«È una donna distrutta e purtroppo lei, come tutta la sua famiglia, non ha dubbi: non è stata un disgrazia li ha uccisi lui». Lo riferisce al telefono il legale di Erica Patti, la madre dei due ragazzini trovati morti ieri nell'incendio scoppiato in casa del padre che si trova ricoverato in gravissime condizioni al centro ustionati di Padova.
«E pensare che quando mi diceva che aveva paura perché lui la minacciava, le urlava che non avrebbe più rivisto i suoi figli - racconta ancora l'avvocato, Pierluigi Milani -.Io la tranquillizzavo, le rispondevo: “stia tranquilla se uno dice che vuole uccidere in genere non lo fa mai“».
Da ieri Erica Patti, 37 anni, è chiusa nell'abitazione accanto a quella dei genitori dove viveva dopo la separazione dal marito Pasquale Iacovone. A duecento metri di distanza c'è la casa dove ieri sono morti i suoi due figli.


«Ieri appena ho saputo della disgrazia sono corso sotto casa, l'ho vista e l'ho abbracciata in silenzio - ha riferito il legale - Conosco bene la sua famiglia, lei invece da solo un anno, da quando seguo le sue vicende, ma ho avuto modo di capire che è una persona a modo, gentile, adesso è ancora sotto choc non so come reagirà quando comprenderà in pieno quello che è successo».
I funerali di Davide e Andrea si svolgeranno sabato alle 15, quando un intero paese si stringerà attorno al dolore della famiglia.

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