Tutti pronti a pagare di nuovo lIci, limposta sulla prima casa abolita nel 2008 dal governo Berlusconi e reintrodotta dal governo Monti col decreto «Salva-Italia». Cambia il nome, si chiamerà Imu, ma gli effetti saranno gli stessi: un salasso alle tasche degli italiani, soprattutto per i proprietari di seconde e terze case. La prima rata arriverà a giugno e in alcuni casi sarà più pesante della vecchia Ici dal momento che le aliquote si applicheranno su una base imponibile catastale maggiore, visto che sono stati rivisti anche i moltiplicatori delle rendite. Secondo la Cgia di Mestre, peserà di più sulle tasche dei proprietari di case a Roma (397 euro), Bologna (345) e Bari (297). Sono però previsti degli sgravi fiscali per le famiglie con uno o più figli a carico.
La detrazione, che si aggiunge a quella base di 200 euro, è pari a 50 euro per ogni figlio, di età non superiore a 26 anni. La misura massima della maggiorazione è di 400 euro che, sommata alla detrazione di base, raggiunge quindi la cifra di 600 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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