Politica

Lettera del presidente nazionale Fapi

La lettera di Gino Sciotto

Lettera del presidente nazionale Fapi

Gentile direttore,
anzitutto grazie per l’opportunità offerta alle associazioni di categoria di avere una “vetrina” così prestigiosa come «Il Giornale». Lei scrive bene quando esalta il valore e l’importanza dell’associazionismo che rappresenta il valore aggiunto del nostro Paese, oggi più che mai. È inutile nasconderlo: anche le associazioni di categoria risentono della crisi.

Lo scoramento tra i piccoli e spesso piccolissimi imprenditori è palpabile, vi è una diffusa sfiducia che riscontriamo anche nell’attività quotidiana. Ma sono proprio associazioni come la FAPI – che è la Federazione autonoma della Piccole Imprese – che, tassello dopo tassello, iniziativa dopo iniziativa, provano a risalire la china e ad infondere fiducia ai propri associati. Impegno richiama impegno ed è questo un segno di positività, di forza, di solidità.

Questa rete, però, caro Direttore, va salvaguardata, sorretta ed incoraggiata. Il compito delle Associazioni di categoria si ferma, spesso, dinanzi ad una politica sorda ed ostile, che non fa altro che litigare, senza neanche provare a cercare soluzioni per la nostra – malandata – economia. La Fapi è particolarmente radicata al sud Italia con una capillare rete di sedi in tutte le regioni meridionali: qui ogni giorno i nostri imprenditori devono scontrarsi con una fortissima debolezza del sistema. È necessario, dunque, rilanciare un Piano per il Sud, non fatto di parole e inutili promesse ma di fatti.

Un sistema debole, ad alto rischio criminalità ed usura, con altissimi tassi di disoccupazione. Nel Sud c’è tanto malessere; un malessere che ne compromette il futuro sempre più sofferente e privo di sviluppo possibile. La politica deve assumersi le proprie responsabilità, deve rilanciare la propria azione per raggiungere piccoli e grandi risultati. La Fapi allora, attraverso il Suo prestigioso quotidiano, rilancia la richiesta di una FORTE AZIONE PER IL SUD, eliminando sprechi e burocrazia, riducendo l’insostenibile pressione fiscale sulle imprese e realizzando una fiscalità di vantaggio per nuove assunzioni. Insomma, fatti e non parole.

Avv. Gino Sciotto
Presidente Nazionale Fapi

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