"La Toscana come la terra dei fuochi". L'affondo del leghista Manfredi Potenti

Sul piano rifiuti e sui termovalorizzatori il clima è infuocato. E nel frattempo la malavita penetra nel tessuto economico. Ne abbiamo parlato con il senatore toscano Manfredi Potenti, in commissione Ambiente

"La Toscana come la terra dei fuochi". L'affondo del leghista Manfredi Potenti

Il senatore Manfredi Potenti, Lega, è passato dalla Camera dei Deputati al Senato, riuscendo ad espugnare lo storico fortino rosso che comprendeva – tra l’altro – le province di Livorno e Pisa. “Un risultato importante e incredibile”, ci tiene a sottolineare, che lo ha ulterioremente motivato a dividersi tra territorio e lavori parlamentari.

Al Senato infatti è sempre tra i primi ad arrivare e l’ultimo ad uscire. Lo si vede in alto dell’emiciclo, tra i banchi della Lega, sempre molto concentrato, a studiare documenti e sottolineare. Per chi conosce le dinamiche politiche toscane, in pochi avrebbero scommesso su una sua vittoria, eppure lui – chiamato da Salvini in persona e messosi immediatamente a disposizione - era convinto che la distanza con il potente senatore del Pd Andrea Marcucci sarebbe stata di tre/quattro punti. Ed in effetti la previsione non è stata così disattesa: 6,08% (ma in suo favore).

Al Senato è oggi vicepresidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, membro permanente della Commissione Giustizia e Ambiente. Grazie a questo incarico, sta portando avanti battaglie a tutela dell’ambiente che riguardano la sua terra, la Toscana, ma più in generale studia con attenzione nuove forme di energia che possono essere ricavate utilizzando strumenti tecnologici innovativi che molte aziende italiane, eccellenze nel mondo, possiedono. Termovalorizzatori, microreattori, nucleare, il senatore non ha dubbi: “È la strada da seguire”. Partiamo da un punto fermo.

L’operato dell’amministrazione Giani nella nebulosa gestione dello smaltimento dei rifiuti. Già in tempi non sospetti, il primo cittadino di Prato, Matteo Biffoni (Pd), disse: “Passata la pandemia, il piano rifiuti è la priorità”. Era il 26 maggio 2022. Di queste ore il cambio di passo del governatore che ha rilanciato il piglio decisionista. Manfredi però non si illude, anche perché il territorio ribolle, i sindaci di sinistra sono sul piede di guerra per il progetto Giani-Monni e non vogliono incassare un ulteriore calo di consensi in quello che un tempo era un feudo sicuro: “La Toscana si trova in una situazione non felice ove il ricorso alla discarica è ancora l'elemento di autosufficienza del sistema smaltimento rifiuti”, e questo aumenta il ricorso a vie – anche illegali – alternative, “la Regione non è esente dal rischio criminalità organizzata e le recenti scoperte investigative lo dimostrano. Il rifiuto, proprio per l'assenza, ove non è possibile un recupero, di soluzioni di conferimento semplici, vedono sorgere facili e lauti guadagni”.

Se ad Empoli il sindaco Brenda Barnini (Pd) si rifiuta di far costruire il gassificatore sul proprio territorio, scatenando le ire di Giani e fibrillazioni che arrivano fino a Roma, a Carrara il sindaco Serena Arrighi deve invece fra fronte allo smaltimento degli scarti della lavorazione del marmo, rischiando di determinare la paralisi di un intero settore, con pesanti ricadute economiche. Nonostante le rassicurazioni regionali, il senatore Potenti ha portato la questione in aula del Senato: “Si torna al solito problema delle discariche. La saturazione di quella di Montioni (Grossetto) ha messo in preallarme la filiera marmifera, non essendovi allo stato attuale spazi alternativi ove collocare le migliaia di tonnellate annue prodotte”. La discarica di Montioni, non è nuova alle cronache. Per una sinistra Toscana che ha sempre professato politiche ecologiste, si tratta di una delle tante macchie che svelano un mal governo che va avanti da decenni senza una precisa programmazione. Qualcuno l’ha definita addirittura “la porta dell’inferno”. Ma questo è un dato secondario se si pensa che si trova nel bel mezzo di un parco naturale e i cui scarti sono stati ritenuti pericolosi per la salute, andando a compromettere le falde acquifere.

Dal settore della carta della lucchesia - Pieretti (Assocarta) nel 2019 - alle concerie di Santa Croce sull’Arno, sono anni che viene richiesta la creazione di termovalorizzatori. Eppure la politica non ha fatto niente, anzi, ha lasciato le organizzazione criminali entrare nel tessuto economico e allacciare alleanze e sodalizi. “Esattamente. Il forte ritardo nella risposta impiantistica ha generato offerte "alternative" sul mercato, anche illecite, poiché - a più - buon prezzo”, e dinanzi al sindaco intercettato che ammetteva lo smaltimento dei rifiuti nei manti stradali, il cittadino e senatore ammette “di aver provato indignazione essendo chiaro come la possibilità di un facile guadagno abbia condotto a porre in essere un avvelenamento del territorio degno della "terra dei fuochi" ed inimmaginabile solo a pensarlo. Mi indigna che una parte politica la quale ha di fatto creato condizioni favorevoli a questo humus criminale sia ancora al proprio posto…”. Come pensa dunque di alzare l’attenzione mediatica e politica su un fenomeno che per paura o interesse viene poco affrontato? “Rassicurando”, è la parola che intende utilizzare per i suoi concittadini. “Rassicurando ed incentivando le aziende, con misure di finanziamento tipo il New Green Deal rispetto alla volontà di ammodernare le filiere produttive e dare spazio a soluzioni come l'end of waste, con spazio per la creatività scientifica ed ingegneristica”. Quindi tirando le somme sì ai termovalorizzatori? “Se è ormai noto che la raccolta differenziata sia condizione necessaria ma non sufficiente a chiudere il ciclo dobbiamo aggiungere l'ultimo anello della catena: l'impiantistica di cui anche i termovalorizzatori sono elemento essenziale”.

A Roma, il sindaco Gualtieri ha aperto finalmente il bando per la costruzione del termovalorizzatore, rompendo un vero e proprio tabù. “Quanto fatto dal sindaco Gualtieri è una scelta coraggiosa e non più rinviabile anche se molto tardiva. Come detto il riciclo è un sistema virtuoso che funziona solo a condizione che vi sia un mercato in grado di assorbire i materiali, i quali devono essere ben selezionati. Ma spesso non basta". Dagli impianti a biomasse ai compostaggi in ogni parte del paese si vengono a creare comitati. “Atteggiamenti molto diffusi e purtroppo derivanti spesso da una mancata e corretta informazione ai cittadini sulla reale caratteristica di ciò che si intende proporre”.

Quale direzione deve prendere il governo nel tracciare la rotta verso una parziale ma importante indipendenza energetica? Il senatore Potenti tira fuori alcuni fogli in cui ci mostra degli appunti: “L’energia geotermica è una risorsa naturale inesauribile che consente di produrre ad oggi quasi il 3% della produzione elettrica nazionale e calore distribuibile in teleriscaldamento. E poi il nucleare che potrà consentire in futuro di ridurre di molto le attuali esigenze di combustibili fossili come il gas naturale, ad oggi indispensabile”. Si ritiene soddisfatto del lavoro svolto dal presidente del Consiglio Meloni e dell’Ad di Eni Descalzi sulla ricerca di nuovi partner internazionali per svincolarsi dalla dipendenza del gas e metano russo? “Orgoglioso del loro lavoro.

L’Italia riaprirà le piste energetiche inaugurate da Mattei e l’hub energetico del Mediterraneo ne è la naturale conseguenza”. Infine l’augurio affinché tale progetto strategico sia portato a termine tenendo conto “del buon esito della marcia tracciata e intrapresa dal governo”.

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