Marina Berlusconi: "Non è un addio. Non sottovalutate Alfano"

"L'ho sentito sereno", dice, sottolineando anche il polverone sollevatosi attorno al Pdl, "spesso a proposito di progetti veri o presunti". Non stupisce neppure il tono pacato, non aggressivo, del discorso del Cavaliere, a meno di non aver creduto "alla propaganda becera sul regime, al Caimano che avrebbe avvelenato i pozzi, messo a ferro e fuoco la città prima di andarsene".

Marina Berlusconi sottolinea comunque la "decisione coraggiosa e difficile che apre per il centrodestra una fase nuova, dà prospettiva all'Italia dei moderati". E l'importanza del ruolo che ora il Pdl si trova attribuito, che comporta "responsabilità enormi" alle quali far fronte "con il contributo prezioso che mio padre ancora darà".

Niente nomi, ma serve "che anche altre componenti, altri leader che dicono di condividere gli stessi valori, dimostrino di avere uguale coraggio e lungimiranza". E se le primarie del Pd "sono certo una dimostrazione di vivacità", stanno però "rendendo ancora più evidente come fra i protagonisti ci siano visioni del mondo opposte, contraddizioni ideologiche profonde, differenze così insanabili che credo renderebbero impossibile creare una maggioranza di governo".

Chi succederà dopo Berlusconi? "Per Angelino Alfano provo grande rispetto", dice Marina, che però per ora non si sbilancia su un nome per il Pdl. E Monti? "Una persona per bene e di grande valore, ha fatto molto in una situazione obiettivamente difficile. Anche se non tutto il suo governo mi pare dello stesso livello e il giudizio che mi sento di dare da persona che ogni giorno vive la realtà delle imprese non è fatto di sole luci".