Massacra a coltellate la ex incinta e il figlioNon sopportava che aspettasse un bimbo da un altro

Massacra a coltellate la ex incinta e il figlioNon sopportava che aspettasse un bimbo da un altro

GenovaUna coltellata e un'altra ancora. Poi una furia inarrestabile. Senza neppure fermarsi di fronte a quel pancione che difendeva una vita pronta a sbocciare. Senza neppure fermarsi davanti agli occhi terrorizzati di un bambino di 4 anni e mezzo che tentava di difendere la sua mamma. Un muratore marocchino di 41 anni, non ce la faceva più a sopportare l'idea che la sua ex moglie avesse un altro uomo. E così ha deciso di cancellare tutto a modo suo.
Neppure la lontanza era sufficiente a smorzare la gelosia che provava. Lui viveva a Prato Sesia, in provincia di Novara, lei a Bavari, piccolo comune dell'Appennino genovese. Ma il ricordo degli anni trascorsi insieme, l'idea che qualcun altro avesse preso il suo posto erano sentimenti troppo forti per sparire dopo qualche chilometro. E così il muratore geloso ha preso un coltellaccio da cucina ed è partito per compiere la sua vendetta trasformando una normale, solita, afosa domenica di campagna in una giornata di sangue.
L'uomo sapeva dove organizzare l'agguato. E ha così trovato la sua ex, una giovane ligure di 24 anni, che passeggiava lungo la strada che porta al campo sportivo del paese insieme al nuovo compagno e al bambino di 4 anni e mezzo. Senza dire una parola, senza dare il tempo alla coppia di reagire, il muratore si è scagliato contro quella che per lui era pur sempre sua moglie. Il fatto che fosse incinta al quinto mese non l'ha certo fermato. Anzi, ha aggravato la sua gelosia. E così il coltellaccio con una lama da 25 centimetri è stato impugnato con ancora maggiore forza. I colpi sono stati micidiali: allo sterno, all'inguine, al femore, alla schiena. L'uomo ha iniziato a infierire accecato dalla rabbia. Il nuovo compagno della donna, che ha provato a fermarlo, è stato ferito a sua volta. La disperazione e le urla del bimbo di 4 anni e mezzo, figlio dello stesso marocchino impazzito, non lo hanno calmato. Due coltellate hanno anche colpito il piccolo.
Una scena da incubo, sotto gli occhi di un paese sotto choc. Qualcuno ha chiamato il 112, due sacerdoti sono accorsi in aiuto della donna e hanno almeno rallentato la furia dell'aggressore in attesa dell'arrivo dei carabinieri che lo hanno disarmato. Poi la corsa disperata in ospedale. La donna è stata portata al San Martino di Genova: le sue condizioni sono molto gravi, la lama del coltello ha raggiunto organi vitali e anche le conseguenze per il bimbo che porta in grembo potrebbero essere devastanti. Il figlioletto è stato invece curato al Gaslini.

A preoccupare, più che le ferite al braccio e allo sterno sono quelle provocate dallo choc subito. Meno gravi le condizioni del nuovo compagno della donna, medicato all'ospedale Galliera e poi corso al capezzale di chi sta combattendo per salvare due vite.

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