MEDIA E POLITICA

MEDIA E POLITICA

Viviamo in una bolla di tale serietà mediatica, in cui tutti si prendono così sul serio che anche la povera Lucia Annunziata, che è l’emblema del politicamente corretto, non può più permettersi un’evidente battuta paradossale. E basta. Proviamo allora noi, in una rubrica dedicata agli ortaggi, a lanciarne qualcuno sul palcoscenico di questi barbosi gay di casa nostra. Il discorso, per carità di genere e di querela, vale per tutte quelle categorie di persone che si fanno associazione. Ma andiamo al succo, altrimenti ci manca la spezia principale. Cosa ti combina Santoro nel suo Servizio pubblico, pagato dai privati? Crea una puntata-processo sulla Rai e oltre alla nostra Annunziata intervista un altro che converrebbe prendere poco sul serio, ma che tutti prendiamo sul serio: Celentano. Commentando le censure del molleggiato, Lucy dice: «Lo avrei difeso anche se avesse detto che i gay devono andare al campo di sterminio». Chiunque avesse sentito, anche se dotato di batteria Amplifon scarica, avrebbe capito la frase, il senso, il paradosso della nostra nuova eroina. Insomma il contesto. E invece apriti cielo. Associazioni indignate, club esclusivi sul piede di guerra, blog impazziti, Facebook in tilt (sto a scherza’). L’Annunziata ha toccato i gay e i campi di sterminio, diamine l’ha fatta grossa. Pensa e ripensa e finalmente nel tardo pomeriggio arriva la soluzione. Eccola qua: il prossimo 4 marzo Lucy inviterà le associazioni dei gay nella sua trasmissione che va in onda su Rai3 per parlare dell’«odio anti-gay» (cioè non dell’odio politicamente corretto verso coloro che si professano anti-gay, ma dell’odio politicamente scorretto nutrito da coloro che ce l’hanno proprio con i gay, ndr).
Qui è il caso di riepilogare. In un delirio di sussiegosa serietà, Santoro sente Celentano che ha appena incassato un assegnetto con molti zeri dalla Rai per criticare la Rai medesima. Invita in studio la ex presidente della Rai dotata di trasmissione in Rai che difende Celentano inviso alla sua Rai, ma scivola sui gay. I gay si arrabbiano dello strumentale utilizzo fatto in una trasmissione anti Rai dei campi di sterminio da parte di una conduttrice Rai e ottengono in scuse e in cambio una finestrella in una trasmissione Rai.

Alla fine la Rai si becca il conto di Celentano e la trasmissione sui gay, per una battuta fatta da una sua conduttrice in un programma che criticava la Rai. Ops ci stiamo perdendo anche noi. Ma la morale l’abbiamo capita. Alla fine paga per tutti Mamma Rai. Senza offesa.

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