Bagarre per affiancare mister Economia: Legnini o Della Vedova

Oggi il Cdm per definire la squadra: Casero (Ncd) punta al quarto incarico di fila

Bagarre per affiancare mister Economia: Legnini o Della Vedova

Roma - Luigi Casero (oggi Ncd) punta a battere un record della Repubblica. Mai nessuno, prima di lui, è rimasto sottosegretario per così tanto tempo; e per di più nello stesso ministero, l'Economia. Era sottosegretario con il governo Berlusconi, con quello presieduto da Mario Monti, con quello di Enrico Letta e punta a restarlo anche con l'esecutivo di Matteo Renzi.
Oggi o al massimo domani il consiglio dei ministri dovrebbe «bollinare» il suo record. È in programma infatti il consiglio dei ministri che dovrebbe nominare il plotone (termine tecnico) di sottosegretari e vice ministri. I numeri sono ancora «ballerini» (45 o 50). Ci sarebbe, però, una filosofia di fondo nella scelta dei nomi: nei dicasteri con ministri meno esperti, i sottosegretari devono essere uomini e donne d'esperienza; nei ministeri retti da tecnici, i vice devono essere «politici».
E proprio questo principio verrebbe infranto al ministero dello Sviluppo economico. A fronte di una Federica Guidi alla prima esperienza istituzionale, era prevista la conferma di Antonio Catricalà come vice ministro. L'ex presidente dell'Antitrust ed ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, invece, rischia di non far parte del Renzi I. Circostanza che comporterebbe un allungamento del negoziato e portare ad uno slittamento a venerdì del consiglio dei ministri.
Così come per la scelta del ministro, è proprio sull'Economia che si concentrano le tensioni più forti. Per quelle quattro posizioni ci sono almeno il triplo di candidati. Oltre agli alfaniani Casero e Alberto Giorgetti, corrono per un incarico a via XX Settembre, i piddini Giovanni Legnini ed Enrico Morando; Benedetto Della Vedova ed Enrico Zanetti, Scelta civica; per non parlare di Vieri Ceriani che gradirebbe tornare a vestire i panni del vice ministro, come aveva fatto con il governo Monti.
Un tale affollamento di candidature ha pari solo per i sottosegretari alla presidenza del Consiglio. Dovrebbero diventarlo: Luca Lotti, Marco Minniti (entrambi in corsa per la delega ai servizi segreti: c'è da nominare il capo degli 007 militari); Ivan Scalfarotto per le Pari opportunità; Riccardo Nencini (Psi) e Valentina Vezzali (Sc) in corsa per lo Sport; e, se non si trasferisce all'Economia, Giovanni Legnini potrebbe essere confermato sottosegretario a Palazzo Chigi per l'Editoria, magari anche con qualche delega speciale, come la ricostruzione dell'Aquila. Enzo Moavero Milanesi sarebbe intenzionato a rinunciare ad entrare a far parte della squadra; soprattutto se Mario Mauro viene dirottato agli Esteri con la delega per gli Affari europei.
Scelta civica tiene la posizione allo Sviluppo economico con Carlo Calenda e Ilaria Borletti Buitoni alla Cultura.

Dirotta Irene Tinagli al Lavoro (dovrebbe traslocare nello stesso ministero anche Pierpaolo Baretta, all'Economia con il governo Letta); e oltre al tentativo di approdare all'Economia tenta il blitz con l'ex generale (e capo del Cocer) Domenico Rossi alla Difesa.

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