Le onorevoli snobbano il femminicidio

Le onorevoli snobbano il femminicidio

RomaL'indifferenza può uccidere come la violenza. Ieri nell'aula semivuota di Montecitorio si è consumata una bruttissima pagina per la storia della Repubblica.
Sul banco degli imputati finiscono tutti gli onorevoli e soprattutto “le“ onorevoli, pronti a parole di accorato cordoglio al microfono di una televisione se interpellati in tema di femminicidio. Gli stessi onorevoli che ieri non hanno sentito il bisogno o almeno il dovere di essere presenti in aula. Eppure l'assemblea discuteva la ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza alle donne e proprio in un momento in cui il paese è sotto choc per l'ennesimo e feroce omicidio di una donna. Anzi di un'adolescente, quasi una bimba: Fabiana Luzzi, la quindicenne bruciata viva dal suo “fidanzatino“ (termine che suona grottesco in questa vicenda) diciassettenne.
La desolazione di un'aula quasi vuota nonostante si parlasse di violenza alle donne, emergenza quotidiana, quasi un bollettino di guerra, è stata stigmatizzata anche dal presidente della Camera, Laura Boldrini subito dopo l'intervento di Mara Carfagna. «Spiace vedere che quest'aula sia così vuota -ha denunciato la Boldrini- Noi comunque continuiamo con il nostro impegno ed i nostri lavori».
L'ex ministro per le Pari Opportunità ha ricordato i nomi di tante giovanissime vittime «che hanno pagato con la vita la volontà di ribellarsi a legami con uomini che le consideravano, evidentemente, poco più che un oggetto di loro proprietà». Proprio sull'intervento della Carfagna si registra un'altra pessima impresa, questa volta individuale, da parte della deputata, Carla Ruocco, del Movimento5stelle. Mentre la Carfagna interveniva in aula la Ruocco la attaccava sulla sua pagina di Facebook. Ecco il testo: «La Carfagna (si la carfagna) ha appena letto dinanzi a un'aula vuota, eccetto noi di 5 stelle, una relazione sulla violenza sulle donne in cui incitava, tra l'altro, la tv a non strumentalizzare il corpo femminile nelle trasmissioni.. ma è quella stessa carfagna??????sarà per questo che le sue colleghe pdielline sono tutte assenti???? per non assistere a questa pagliacciata».
A parte l'ignorare il fatto che la Carfagna quando era al governo è stata la principale promotrice della legge sullo Stalking, che si è già dimostrata uno strumento in più per difendere le donne, è davvero desolante constatare che mentre si parla di vittime della violenza la reazione di una donna, di una parlamentare, sia quella di attaccare un'altra donna.
Oltretutto con un'argomentazione che neanche i più biechi vetero maschilisti hanno il coraggio di sostenere almeno apertamente.

In pratica si dice alla Carfagna: sei stata in televisione, hai fatto la show-girl e quindi “zitta“. Si ignori il fatto che da quando sei entrata in Parlamento ti sei dedicata alla politica e il tuo impegno è stato riconosciuto. Hai le “stigmate“ della soubrette e devi stare al posto tuo.

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