Opera (Milano)Un insegnante di pianoforte che godeva della fiducia di tutte le sue giovani allieve e delle loro famiglie. Un uomo dallapparenza assolutamente normale, perbene e con trascorsi immacolati non solo dal punto di vista penale, ma anche, molto più semplicemente, sotto laspetto comportamentale. Insomma, un classico profilo da insospettabile dietro al quale, invece, si celava uno stupratore. Un 54enne che, probabilmente, non si sarebbe mai tradito o, comunque, non avrebbe in nessun caso ammesso le sue colpe se gli investigatori della quarta sezione della squadra mobile di Milano non avessero installato piccole telecamere e microspie proprio nella stanza dove il maestro impartiva lezioni alle sue alunne. «Immortalando» così non solo i palpeggiamenti, ma anche le frasi e le paroline dolci con cui luomo accompagnava le sue azioni turpi. Naturalmente - e qui la psicologia è proprio spiccia - allo scopo di non far sembrare così schifoso a delle bambine di 11 e 12 anni quello che erano costrette a subire da lui durante le lezioni pomeridiane di pianoforte.
Luomo, arrestato in flagranza nei giorni scorsi con laccusa di violenza sessuale, ha insegnato per anni nellistituto dove ha commesso il reato che lo ha portato in carcere, una scuola media di Opera, un comune a undici chilometri a sud di Milano. A denunciarlo formalmente alla polizia, accompagnate dai genitori, sono state due sue allieve di 11 e 12 anni. Il primo marzo, infatti, la dodicenne si era presentata con la mamma in questura per denunciare i palpeggiamenti da parte dellinsegnante. La bambina era molto titubante nel raccontare gli abusi subiti dallinsegnante, era in grande difficoltà anche perché, come accade spesso in casi in cui i reati vengono commessi da insegnanti e maestri su minori, la piccola si vergognava molto del fatto che quelluomo da cui doveva prendere lezioni di piano in realtà approfittasse dellora in cui era solo con lei per metterle le mani addosso mentre le intimava di tenere le sue sulla tastiera del pianoforte.
A quel punto è scattato il piano degli investigatori. Che, proprio attraverso telecamere e microspie hanno sorpreso il maestro mentre molestava laltra alunna di 11 anni. Linsegnate ha finto grande sorpresa cercando di negare levidenza. Una volta in tribunale, di fronte al giudice, luomo si è avvalso invece della facoltà di non rispondere.
Giorni fa, sempre a Milano, è finito in manette, stavolta per pedofilia, un altro «educatore», un allenatore di pallavoloPaFu
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