Parentopoli e vigili, i mille guai di Giggino

Non passa giorno che su Luigi de Magistris e sulla sua giunta non piovano attacchi

Parentopoli e vigili, i mille guai di Giggino

Non passa giorno che su Luigi de Magistris (nella foto) e sulla sua giunta non piovano attacchi.

La polemica è sull'assessore al Personale, Franco Moxedano (Idv), beccato per la promozione a dirigente del cognato, Luigi Filace. Fratello della moglie del potente esponente del partito dipietrista. Filace rientra in un pacchetto di promossi, elevati a rango di dirigenti nel corso di un blitz ferragostano. Una parentopoli in salsa arancione che ha stufato persino i sostenitori della prima ora dell'ex pm, stroncato dalla critiche del consigliere Idv, Luigi Esposito. «Siamo tornati al vecchio modo di fare politica. Penso che la rivoluzione arancione sia finita il 23 maggio». La replica di Giggino non si è fatta attendere. «Sono disposto ad accettare qualsiasi critica sul mio operato di amministratore, ma difenderò questa esperienza dalle accuse false e virulente. Sempre e in tutte le sedi, comprese quelle giudiziarie».

E come se non bastasse ieri è arrivata anche l'ennesima stoccata di Luigi Sementa, generale dei carabinieri ed ex capo dei vigili urbani, che su Facebook ha condiviso alcune immagini tra cui quella di una bomba a mano accompagnata dalla frase «questa è quella che ci vuole», il pancione di una donna incinta con

la scritta «De Magistris non sarà il mio sindaco» e il commento: «Napoli è un paradiso abitato da diavoli ma anche mal governato». Il sindaco ha di nuovo contro-replicato con una nota, dicendosi «stupito» e «preoccupato»

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