Altro che Grillo. L'unico che può scardinare il sistema è Matteo Renzi, almeno a sentire lo stesso Renzi. Il sindaco di Firenze, ospite a SkyTg24, è sicuro di sé e della sua candidatura "vista come l’unica che può scardinare il sistema bloccato che c’è, a prescindere dai contenuti".
"Noi siamo gli unici a proporre una riforma globale anche dei temi sul campo. Se vinco le primarie e poi le secondarie non devo dare ministeri alla Bindi o Fioroni“, tuona il rottamatore.
Che ne ha anche per il segretario del suo partito, quel Pier Luigi Bersani che sulla questione delle regole delle primarie e non solo "ha cambiato idea, secondo me perché erano spaventati dai sondaggi”.
"Il 95% del gruppo dirigente del partito è contro di me, oggi c’è un Pd fatto di burocrati che stanno nelle stanze romane e si arzigogolano per cambiare le regole delle primarie e un Pd fatto dalle persone”, continua Renzi.
Che poi assicura: "Il programma che abbiamo pubblicato suscita interesse. Qualcuno lo contesterà ma vivaddio. In giro per l’italia ho visto molta gente interessata. Che ci sia un blocco sostanziale al di là degli aspetti tecnici è evidente. Quando si parla di riforme si dice “vai avanti tu che mi scappa da ridere”. Si va avanti da trent’anni con le stesse idee. Noi siamo stati gli unici a dire anche nel nostro partito che il “re era nudo”. Viviamo un momento in cui la burocrazia soffoca tutto. Ci sono persone come i sindaci che nel corso di questi anni hanno tagliato, che sono libere e possono cambiare le cose”.
Non poteva poi mancare l'ennesima stoccata nei confronti di D'Alema: “Noi stiamo cercando di parlare del futuro dell’Italia partendo da una situazione in cui per 20 anni c’è stato Berlusconi e l’antiberlusconismo. Perché se siamo a questo punto la colpa non è solo di Berlusconi. Non si può avere sempre l’alibi di Berlusconi. Non ho mai visto le primarie del Pd invase dal centrodestra, le primarie sono una grande occasione di partecipazione. Rassicurerei D’Alema, se c’è una invasione alle primarie e non si vota un candidato che lui preferisce non significa allora che sia una spia del nemico: possono votare anche quello che lui non preferisce ed essere genuini”.
Quanto a Berlusconi, il primo cittadino fiorentino ha spiegato che "ormai siamo alle candidature a targhe alterne. Berlusconi è più altalenante dello spread. Dopo 18 anni di berlusconismo questo Paese ha bisogno di parlare d'altro. Vorrei che le primarie del Pd parlassero dei problemi concreti del paese altrimenti ricadiamo negli errori del passato".
Infine, una stilettata anche al duo Casini-Montezemolo a cui Renzi ha rivolto un in bocca al lupo spiegano però che "non è certo dal tandem Montezemolo-Casini che può venire cambiamento e futuro".
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