«Repubblica» spiega l'elusione fiscale con una dimenticanza

La principale contestazione confermata dalla commissione tributaria regionale è stata mossa alla (allora) Editoriale La Repubblica S.p.A. e riguarda il regime fiscale della fusione tra due società del Gruppo (Repubblica e Cartiera di Ascoli). Si tratta di una singola operazione tra società italiane; essa non ha comportato alcun coinvolgimento di società off-shore né è stata realizzata mediante comportamenti artificiosi. L'operazione è stata fedelmente riportata nei bilanci dei soggetti interessati e quindi da essa non sarebbe mai potuta scaturire la costituzione di «fondi neri», né in Italia, né tantomeno all'estero. Le contestazioni riguardano solo il corretto regime fiscale applicabile alla fusione (...) L'Agenzia delle Entrate e la Ctr hanno escluso che la società avesse realizzato una frode fiscale ed hanno invece affermato che la fusione, in sé legittima, era elusiva, cioè era stata fatta allo scopo principale di risparmiare imposte. Sotto il profilo penale, la Corte di Appello di Roma, con sentenza definitiva, ha pienamente accolto la tesi degli imputati, riconoscendo che la fusione era legittima e sorretta da valide ragioni imprenditoriali. Tra le molte società che hanno ricevuto analoghe contestazioni fiscali rientra anche la Mondadori, che (...) per una controversia «gemella» ha potuto fruire del condono per le liti pendenti ultradecennali varato con il dl 40/2010, chiudendo le sue pendenze fiscali con il pagamento del solo 5% dell'imposta contestata. Di questo condono molto favorevole, per la particolare selettività delle condizioni di accesso, hanno potuto fruire solo pochi contribuenti.



La legittima difesa va girata non a noi ma ai giudici di Cassazione. Quelli d'Appello non l'hanno ritenuta fondata. Auguri.
Ps: tra i pochi contribuenti che hanno usufruito di quella norma, per un altro caso, c'è il gruppo Cir-De Benedetti.

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