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Salvini contro l’Ue: "25 aprile in piazza". E alza l'asticella: "Lega a doppia cifra"

Il leader leghista si scaglia contro «i burocrati» europei e la commissione

Salvini contro l’Ue: "25 aprile in piazza". E alza l'asticella: "Lega a doppia cifra"

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Salvini contro l’UE: "25 aprile in piazza". E alza l'asticella: "Lega a doppia cifra"

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Anche Matteo Salvini sarà in piazza il 25 aprile insieme ai giovani della Lega. «Se migliaia di ragazzi si troveranno, magari in Veneto, nella terra del leone, per difendere la libertà messa a rischio dai burocrati dell’Unione europea sarà un segnale molto bello» annuncia il leader del Carroccio durante l’evento dal titolo non casuale “Politicamente ribelli. Come l’Europa non ci vuole” organizzato a Milano con i giovani militanti. «Il leitmotiv sarà fascisti e comunisti: categorie vecchie e superate - aggiunge -. Ci chiederanno se siamo antifascisti: sì, non ci sono più Hitler, Mussolini e Stalin. Le battaglie oggi sono per la libertà come quella di poter lavorare. E chi vota Lega fa sempre una scelta di libertà».
L’Ue è nel mirino del leghista, a partire dalla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen: «Pensare che i disastri dell’Europa possano essere rimediati da von der Leyen, co-protagonista di quei disastri - affonda Salvini - è come dire a uno che ha il diabete “mangiati lo zucchero filato che fa bene...”. Non può essere il sistema che ha creato il problema a risolverlo». Parole anche queste non casuali, che arrivano alla vigilia del viaggio di oggi in Egitto della premier Giorgia Meloni insieme proprio a von der Leyen. Alle urne, però, il Carroccio è chiamato a recuperare terreno, anche per non finire isolato: «L’8 e 9 giugno o si vince o è un problema. Il 90% delle decisioni arrivano da Bruxelles. Se lì c’è una banda che decide per l’interesse di pochi sulla testa di molti non serve a nulla». Motivo per cui Salvini lancia l’ennesimo messaggio agli alleati: «Se qualcuno preferirà la poltrona, il politicamente corretto e l’inciucio con i socialisti rispetto a un centrodestra unito - commenta non farà un dispetto alla Lega ma farà il male dell’Italia.
Cosa ha fatto l’Europa in questi anni contro l’immigrazione clandestina? Si è girata dall’altra parte». E tra Macron e Marine Le Pen «scelgo sempre Le Pen. Macron nel 2024 parla di guerra e di eserciti e a me fanno paura leader così».
Il segretario del Carroccio si rivolge anche agli elettori di centrodestra. Perché «il voto alla Lega - spiega - è un voto unico. Non sarà la stessa cosa votare per Fratelli d’Italia o per Forza Italia». Ad ogni modo «sono convinto che arriveremo quantomeno in doppia cifra» e poi «l’obiettivo che ci dobbiamo imporre nel medio termine è superare i 5Stelle». Troppo importante il risultato delle europee, anche per la sua leadership, messa in dubbio da qualche dissidente. Malumori e difficoltà di cui Salvini parla solo tra le righe: «Quando cadi, devi avere la forza di rialzarti. Se cadi e non ti rialzi non vai da nessuna parte». E quindi anche «quando perdi le elezioni devi capire dove hai sbagliato per vincere le prossime, se stai lì a piangerti addosso...». E a chi dice che c’è in ballo il suo futuro, risponde che «dopo il 9 giugno mi sveglierò come sempre e ci sarà lunedì 10 giugno e poi martedì 11 giugno».

Insomma, «io sono felice» conclude Salvini, riconoscendo il ruolo di chi lo ha preceduto alla guida della Lega: «Ringrazio Bossi e Maroni, se non fossero partiti loro oggi sarei al cinema o in spiaggia».

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