«Supermario? In tv l'ho fatto balbettare»

Roma Giacomo Zucco, portavoce del Tea Party Italia, l'altra sera in tv ha letteralmente distrutto Monti. Il video è già un cult sulla rete.
Zucco, gliele ha cantate eh?
«Gli ho ricordato che tutte le autorità che cita ogni due per tre - Europa, Bce e Fmi - sono giunte a una conclusione lapalissiana».
Ossia?
«Che l'unica via è diminuire spese e tasse. Il contrario di quanto ha fatto lui. Gli ho chiesto di darmi una risposta, anticipando la sua assurda difesa».
Quale?
«“Non me l'hanno fatto fare”. Una panzana per tre motivi. Primo: appena insediato il Parlamento gli avrebbe votato persino un decreto per sopprimere i figli unici. Secondo: ha presentato un progetto di spending review ridicolo. Terzo: l'aggiornamento del Def prevede maggiori spese fino al 2015 per 22 miliardi».
Quindi sono balle che adesso Monti vuole cambiare marcia su tasse e spesa pubblica?
«Certo. Gli ho pure chiesto come pensa di essere credibile: non l'ha fatto quando aveva una maggioranza bulgara, lo vuol fare ora con il 15% dei consensi assieme a due storici campioni del riformismo come Fini e Casini».
Monti è sembrato un pugile suonato: se l'aspettava?
«Non che balbettasse così: ha risposto col sarcasmo e l'arroganza tipica del professore. Poteva almeno darmi una risposta in politichese, da politico qual è».
Politico Monti?
«Ma certo! È nato con Cirino Pomicino, cresciuto con Berlusconi, morto con Napolitano. Gliel'ho pure rinfacciato».
Nel Def ci sono uscite in più ma non si scappa dal pareggio di bilancio: scontata la patrimoniale, quindi?
«Irlanda e Germania da anni hanno detto: “Siccome non possiamo più indebitarci, dobbiamo tagliare”.

Schroeder tagliò 6 punti di Pil di spesa e 5 punti di Pil di tasse. Da noi, ahimè, resta attuale Maffeo Pantaleoni».
Cioè?
«Diceva che qualunque imbecille può aumentare le tasse. L'abilità sta nel ridurre le spese».

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