Dal «tree climber» al «medico della memoria»: trovare lavoro sui motori di ricerca

Un'indagine Duepuntozero Doxa per Google rivela che il 67% degli italiani utilizza internet a caccia di impieghi introvabili su canali tradizionali. Con non poche sorprese...

Dal «tree climber» al «medico della memoria»: trovare lavoro sui motori di ricerca

Navigare su internet a caccia di lavoro, ai tempi della crisi. L'indagine «Gli italiani e i motori di ricerca» condotta da Duepuntozero Doxa per Google, fa luce sul ruolo che i motori di ricerca hanno assunto per gli utenti della Rete. Interrogati su cosa gli italiani cercano su internet, è emerso chiaramente come i motori di ricerca offrano a coloro che cercano un lavoro o vogliono rimettersi in gioco una serie di opportunità e spunti che non sempre emergono attraverso una ricerca tradizionale.
Il 66% degli italiani usa internet per trovare spunti inediti per svolgere in modo nuovo e differente il proprio lavoro, il 48% lo utilizza alla ricerca di idee innovative per una nuova attività, il 47% per cambiare lavoro, il 40% perché è alla ricerca di persone con cui iniziare rapporti professionali. E non manca chi cercando in rete ha scoperto nuove professioni, trovandole in alcuni casi seriamente interessanti e in altri semplicemente curiose. Il 67% degli italiani utilizza i motori di ricerca per identificare offerte di lavoro disponibili solo su internet, mentre il 63% ha scovato online lavori di cui ignorava addirittura l'esistenza.
Ecco qualche esempio davvero originale: il «tree climber», che pota gli alberi con la tecnica dell'arrampicata su roccia per offrire servizi di giardinaggio professionale a costi contenuti. C'è poi chi si è imbattuto nella «doula», una figura assistenziale molto diffusa all'estero, ma ancora poco presente in Italia, che supporta le future mamme e le puerpere: una donna che, forte della propria esperienza personale e della propria preparazione, offre un sostegno su misura, intimo e confidenziale a chi è in attesa di un bimbo. Ma c'è spazio anche per professioni altamente specializzate come il «memory augmentation surgeon», il medico che aiuterà gli anziani a conservare la memoria.
Dai risultati della ricerca emerge chiaramente che dal web arrivano numerosi spunti originali anche per sviluppare professioni inedite o dare nuova linfa a lavori tradizionali: tra gli intervistati c'è chi ha aperto piccoli negozi ambulanti per offrire spuntini e colazioni, chi utilizza internet per fornire consigli e consulenza per gestire semplici pratiche burocratiche, chi si propone per scrivere delle lettere su qualsiasi argomento o biglietti di auguri per le più disparate ricorrenze. Infine, non manca chi ha deciso di aprire le porte di casa a stranieri in vacanza in Italia per far assaggiare i piatti tipici della cucina italiana.


Federico Capeci, amministratore Delegato di Duepuntozero Doxa, spiega così i dati: «L'indagine fotografa un mercato del lavoro in forte evoluzione, su cui agiscono due fattori: da un lato la crescita della popolazione online, spinta dall'uso in mobilità, dall'altro la difficile congiuntura economica che determina una notevole complessità nel trovare uno sbocco professionale. Da qui la necessità di cercare le opportunità lavorative in maniera diversa, proattiva e con un pizzico di creatività». Una lezione che gli italiani sembrano avere già imparato.

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