L’auto investe il cane Padrona risarcita per perdita affettiva

Investe un cane, lo ammazza e viene condannato per aver rovinato la vita alla padrona della bestiola. «Risarcimento per danno esistenziale», questa la sentenza del giudice di pace di Ortona (Chieti), Aurelio Della Nebbia, nei confronti di un automobilista che, paradossalmente, aveva chiesto lui i soldi per l'auto danneggiata. Ora l'amore per Fido è protetto dalla legge. Un pronunciamento rivoluzionario. È la prima volta che viene riconosciuto il danno esistenziale per la morte di un compagno a quattro zampe. Esultano gli Animalisti Italiani: la sentenza è importante «non solo perchè il giudice di pace ha rigettato la richiesta di risarcimento dei danni alla vettura», visto che il conducente non ha fornito la prova di aver fatto il possibile per evitare lo scontro, «ma ha anche sanzionato la condotta dell'automobilista, che non si era fermato a prestare soccorso all'animale, condannandolo a risarcire il danno esistenziale, costituito dalla rottura dell'intenso legame affettivo della proprietaria con il proprio cane».

Segno dei tempi: la giurisprudenza è sempre più attenta ai diritti e alle sofferenze degli «amici» domestici e al rapporto d’affetto con i loro padroni. «È una sentenza - commenta l’avvocato della proprietaria del cane, Michele Pezone - che si inserisce perfettamente nel solco dell’attuale evoluzione normativa su queste relazioni meritevoli di tutela giuridica».

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