L’esercito dei Cantoni

Il Corpo della Guardia Svizzera, che tra pochi giorni, per la precisione il 22 gennaio prossimo, compirà il mezzo millennio di vita (venne istituito da Papa Giulio II a tre anni dalla sua elezione al soglio pontificio), è composto da cento cittadini maschi, di fede cattolica, nati in uno dei Cantoni elvetici. Per arruolarsi nell’esercito del Papa è necessario avere un’età compresa tra i 19 e i 30 anni, avere un titolo di scuola superiore ed essere alti almeno un metro e 74, oltre ad aver compiuto l’addestramento reclute in Svizzera. Le Guardie sono oggi guidate da un comandante, Elmar Theodor Mäder. I sottufficiali sono suddivisi in un Sergente maggiore, 6 sergenti, 10 caporali e 10 vice-caporali. I rimanenti componenti dell’esercito del Papa sono semplici alabardieri (nella foto, uno di loro raccolto in preghiera). Fino a qualche anno fa le Guardie Svizzere dovevano rientrare negli alloggi in Vaticano ogni giorno entro le undici di sera. Adesso possono farlo entro mezzanotte, ma soltanto per tre sere al mese. I turni dei soldati del Papa sono di 9 ore - esclusi i sempre possibili straordinari, che vengono retribuiti a parte - per due giorni di seguito.

Il terzo giorno, che dovrebbe essere di riposo, è in realtà dedicato di fatto all’istruzione e all’esercizio fisico, con corsi di italiano, pratica con l’alabarda, esercitazioni di judo e al poligono di tiro. Per le ore di svago, gli svizzeri che non escono dal Vaticano hanno a loro disposizione una sala giochi e una cantina.

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