L’ex spia Le Carré: «Ho pensato di passare all’Urss»

da Londra

Negli Anni ’60, mentre infuriava la Guerra Fredda, quando lavorava per i servizi segreti britannici e muoveva i primi passi da scrittore, John Le Carré fu ammaliato «per un certo tempo» dall’idea di «disertare in Urss». Settantasette anni, autore di best-seller come «La spia che venne dal freddo», «La Casa Russia» e «Il sarto di Panama», Le Carré (psuedonimo di David John Moore Cornwell) ha rivelato a sorpresa la sua antica attrazione per l’Unione Sovietica in un’intervista a un settimanale britannico. «Non fu - spiega - una tentazione ideologica ma quando fai la spia con intensità e ti avvicini sempre di più al confine ti sembra che basti un piccolo passo per saltare dall’altra parte e scoprire il resto... Sì, c’è stato un momento quando ero davvero tentato e ho desiderato di farlo».

Nel 1964, dopo quattro anni di lavoro nel MI6, lo scrittore dovette abbandonare i servizi. Da allora si dedica completamente alla letteratura e continua a seguire gli eventi nello spazio ex sovietico. Nell’intervista attacca duramente la risposta occidentale alla guerra russo-georgiana di questo agosto.

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