Rodolfo Parietti
da Milano
Dopo linciampo di settembre, lindustria italiana ha ritrovato in ottobre il passo della crescita. Sorretta dal calo dei prezzi petroliferi e dalla ritrovata fiducia da parte dei consumatori, la produzione è salita del 6,5% annuo (più 3,7% lincremento a parità di giorni lavorativi), il miglior risultato dal marzo scorso, e dello 0,6% mensile. Pur sorpresi dalla consistenza dellaumento, gli analisti invitano alla cautela. Già il dato di novembre potrebbe infatti mettere in luce un rallentamento produttivo, legato allindebolimento della domanda estera e, soprattutto, al rafforzamento delleuro. Inoltre, va messa in conto la probabile riduzione della spinta assicurata - a partire dal 2005 - dal settore automobilistico. Ed è difficile che il pur buon risultato di ottobre possa avere riflessi sullespansione del Pil nel 2006, che gli economisti continuano a misurare in un più 1,7-1,8 per cento.
Il test sulla produzione industriale di ottobre era particolarmente atteso, in quanto doveva confermare se la flessione dell1,4% tendenziale di settembre era stata una semplice battuta darresto. Così è stato. Daltra parte, la retromarcia delle quotazioni del petrolio, a partire dalla fine di agosto, ha consentito agli italiani di disporre di maggiori risorse finanziarie, come confermato giovedì scorso dallandamento dei consumi nel terzo trimestre (più 0,4%). A beneficiarne sono stati soprattutto settori quali gli apparecchi elettrici e di precisione (più 11,7%), il tessile e labbigliamento (più 9,7%), metalli e prodotti in metallo (più 8,5%). In progresso, anche il comparto dei trasporti che avanza del 4,8% e dell8% nel periodo gennaio-ottobre (mentre non si segnalano variazioni sul mese). Allinterno del settore, il segmento dellauto continua a mostrarsi tonico. Considerando i dati grezzi, a ottobre la produzione è cresciuta del 15,4% rispetto a un anno prima e quella complessiva degli autoveicoli del 12,9%. La crescita tendenziale nel periodo gennaio-ottobre 2006 è stata del 16,8% per quanto riguarda gli autoveicoli e del 35,1% per quanto riguarda esclusivamente le auto. La rilevazione di ottobre segnala, tuttavia, un rallentamento rispetto ai mesi boom, quando la produzione automobilistica viaggiava a ritmi di incremento tra il 28 e il 30 per cento.
Più in generale, in base alle previsioni degli analisti, novembre e dicembre non faranno registrare incrementi produttivi apprezzabili.
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