Giorn-di-bordo

L'«Ora» del Garda soffia su cento candeline

Storia di una dynasty: dalle barche alle botti, dall'edilizia all'omonima casa editrice

Gargagno sul Garda Porti... aperti al pubblico per i cent'anni del Cantiere Nautico Feltrinelli. Un amarcord lungo un secolo tra un'ampia collezione privata, documenti storici, diari di bordo e, soprattutto, reperti nautici che la famiglia Feltrinelli ha gelosamente conservato negli anni, come il mitico Ibis 500 cv (nella foto), commissionato dal Vate Gabriele D'Annunzio e poi affidato all'allora fuoriclasse della motonautica, il comandante Edmondo Turci, che partecipò con grande successo alle mitiche gare di Miami nel 1932.

Era il 1919 quando Egidio Feltrinelli trasferì la sede del suo cantiere nautico a Gargnano sul Garda. Per la cronaca i cento anni si riferiscono al trasloco del cantiere nautico nella sede attuale, visto che la famiglia Feltrinelli è attiva sul territorio da quasi quattro secoli. Una storia lunga e appassionante, legata al lago, al legno e alle barche. Ma soprattutto un grande esempio di imprenditoria, artigianato e tradizione nella nautica italiana. Il nome dei Feltrinelli, infatti, significa da sempre grande passione per il legno che i vari rami della famiglia hanno interpretato e declinato ciascuno in modo differente. C'è chi si è dedicato alla carta arrivando poi a fondare la casa editrice Giangiacomo Feltrinelli, chi alla costruzione edile, chi al confezionamento delle botti. E chi, infine, alla progettazione e realizzazione di imbarcazioni.

«Le prime testimonianze legate alla costruzione di barche da parte dei Feltrinelli risalgono addirittura alla metà del 1600 mentre la prima vera sede del cantiere di cui si abbia traccia è datata 1870 e si trovava presso un capanno degli attrezzi in un fondaco a Castello, spiaggia nel centro storico di Gargnano», spiega Mauro Feltrinelli.

Dal 2005 il Cantiere Nautico Feltrinelli è l'importatore esclusivo per l'Italia dei prestigiosi motoscafi del cantiere austriaco Frauscher.

AR

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