L’Ue dice sì al carbone a Civitavecchia

da Milano

L’Ue dice sì all’uso di carbone per produrre energia nella centrale di Civitavecchia: «Il carbone è una fonte energetica importante per l’Ue, all’origine del 18% della produzione energetica; la sua importanza è ancora maggiore nel caso specifico della produzione di energia in cui l’elettricità derivante dal carbone rappresenta il 30%». Inizia così la risposta di Andris Piebalgs, commissario europeo per l’energia all’interrogazione presentata dall’europarlamentare del Nuovo Psi, Alessandro Battilocchio in merito alla vicenda carbone di Civitavecchia. «Nel 2005 l’Ue - prosegue Piebalgs - ha consumato circa 786 milioni di tonnellate di combustibili solidi, per la maggior parte carbone e lignite. Di queste 215 milioni di tonnellate sono state importate da paesi terzi, il resto è stato prodotto nell’Ue. Intanto l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, ha firmato a Cambridge un protocollo di collaborazione con la Harvard University offrendo all’istituzione statunitense una donazione di 5 milioni di dollari per finanziare la ricerca e sviluppare programmi congiunti su temi ambientali e generazione pulita.

L’iniziativa - spiega una nota dell’Enel - insieme a un recente accordo siglato con il Mit di Boston, va ad arricchire il Piano Ambiente dell’Enel che prevede investimenti per 4,1 miliardi di euro di qui al 2011 e permette a regime minori emissioni di anidride carbonica per 4 milioni di tonnellate l’anno.

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