Il lato oscuro (ma sexy) delle scarpe Casadei

Il lato oscuro (ma sexy)  delle scarpe Casadei

Ci chiama farfalle notturne. Dice che siamo belle e sensuali e che ognuna sa interpretare e dare forza al suo lavoro. Che creare per darci emozioni e farci sentire speciali è l'eredità impagabile dei suoi genitori, scolpita nel suo dna. Cesare Casadei è innamorato del suo mestiere e ha una visione straordinaria delle donne. Infatti è l'unico capace di plasmare un tacco 16 tanto sexy quanto comodo: «Ogni mio progetto viene prima indossato da mia moglie: lei mi riferisce se è confortevole, se il cinturino tira... ». A lui e alla sua azienda il merito d'essere arrivati ai 55 anni d'attività conquistando scenari internazionali, solo puntando all'eccellenza, producendo capolavori artigianali e ingegneristici fatti per sedurre e sorprendere. Scarpe 100% made in Italy, prodotte internamente con materie prime esclusive e tinte in colori inediti «customizzati». È così fin dal 1958, anno in cui i genitori di Cesare, fondano a San Mauro Pascoli (Rimini) il calzaturificio. Il risultato sono scarpe riconoscibili a chilometri di distanza anche grazie a dettagli unici, come il mitico tacco Blade, in acciaio zincato hi-tech.
Ma le nuove sfide per Casadei sono linfa vitale, così per l'autunno/inverno che verrà ha stupito tutti, di nuovo, con la collezione Back to Black, dove è protagonista il «nero Casadei», mai scontato, di vernice, cavallino, vitello, water snake in versione punk e rock. Un nero design, rigoroso, che esalta modelli che avvolgono il piede con multilistini, fasce, anelli. Che ama la metamorfosi, che cambia con il variare della luce, contaminato da guizzi d'oro a doppia cromatura. E nel nuovo tacco, spettacolare evoluzione del precedente. «L'abbiamo chiamato Blade One, ispirandoci all'aereo del Presidente Usa. La forma ricorda quella dei building di New York: lateralmente sfoggia la solita leggerezza, ma dietro s'allarga per dare maggiore stabilità. E la sensualità di sempre». Ma le sorprese non finiscono qui. In collezione è stata ampliata la parte delle flat. Scarpe che non procurano capogiri, che non fanno guardare il mondo d'altezze mozzafiato, ma che sono, forse, ancora più speciali: «Abbiamo messo il nostro know how e le nostre conquiste tecnologiche al servizio delle scarpe basse, per infondere sensualità a modelli che non sempre ne hanno. Sono le creazioni che mi hanno impegnato di più e mi hanno dato grandi soddisfazioni, le immagino come una specie di lato oscuro, qualcosa che di Casadei il pubblico non conosceva e che è emerso con tutta la sua forza».
Il segreto dell'aerodinamicità e della femminilità è ancora una volta nel tacco: un plateau nascosto,due centimetri che fanno di queste calzature un meraviglioso bluff, delle finte flat. «Nessuna scarpa è scontata.

La sensualità può irrompere anche da un biker o uno stivale. Studiare questa proporzione per noi inedita e infondere il nostro stile anche in una tipo di calzature che spesso non ha un'anima sexy è stata una sfida piacevole e sorprendente».

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