Uninterpellanza e uninterrogazione parlamentare a firma dei Verdi Camillo Piazza e Marco Lion sulla gestione del porto di Lavagna. Le allarga sul tavolo Gabriella Mondello, deputata dI Forza Italia, a tre giorni dallinaugurazione della diga dellapprodo turistico più grande del Mediterraneo. Lonorevole chiosa sullevento, «eccessiva lenfasi con cui lhanno comunicato. In fondo il porto aveva lagibilità nautica già dall82, esclusa la diga». E insiste: «È chiaro il valore dei 116 nuovi posti barca, ma il Comune cosa ha avuto come contropartita e a che punto è il contenzioso che si trascina da anni?».
Mondello aggancia il suo passato di sindaco e i ventanni di battaglie sullapprodo, le allora contestazioni di chi, oggi, cerca invece il dialogo con il gestore, Porto di Lavagna Spa. La storia controversa della concessione, la determina comunale che nel 2003 autorizzava il subingresso nella concessione alla Porto, i ricorsi della Cala dei Genovesi, passato gestore. Denunce incrociate e il rimbalzo in Parlamento, con il deputato leghista Edouard Ballaman firmatario di tre pesanti interrogazioni, mai soddisfatte. Ma «questa volta la faccenda la impugnano i Verdi - precisa Mondello - stessa parte politica della giunta Vaccarezza, che però non fa troppa pubblicità alle domande di Piazza e Lion». La prima interpellanza indirizzata al ministro dellInterno, 18 luglio, a firma di Piazza, riporta le premesse al settembre 2004, quando il Noe dei carabinieri «dopo aver accertato che una parte dei lavori sulla diga foranea erano stati realizzati con 1700 tonnellate di fanghi di risulta della lavorazione dellardesia, classificati dal decreto Ronchi rifiuti speciali, effettuò il parziale sequestro della diga» dissequestrata pochi giorni dopo. Con 13 indagati tra cui Jack Roc Mazreku, a.d. della Porto. Poi richiama le interrogazioni in cui Ballaman «chiedeva chiarimenti al governo su quanto divulgato da organi dinformazione riguardo a irregolarità commesse su beni demaniali del porto turistico e sulla persona di Mazreku». Segue lelenco delle presunte irregolarità relative a «catasto, concessione, evasione fiscale».
Piazza chiede «di quali informazioni disponga il governo» e «quali i provvedimenti adottati per la tutela della proprietà demaniale del porto di Lavagna». Lion si concentra invece sullattribuzione della concessione stessa che «a parere degli interroganti contiene profonde anomalie». Ripercorre lassegnazione della gestione nel 2000 alla Porto di Lavagna Spa e le varie denunce e segnalazioni soprattutto da parte della Cala dei Genovesi Spa sulla legittimità degli atti.
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