Roma - Il gup di Roma Enrico Imprudente ha rinviato a giudizio l'ex ministro ed ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace (An) per il cosiddetto "Laziogate", vicenda relativa a intrusioni informatiche nell'anagrafe della Capitale al fine di danneggiare la lista di Alessandra Mussolini in occasione delle elezioni regionali del 2005. Oltre all'ex governatore della Regione Lazio e al suo ex portavoce il processo riguarderà anche l'ex direttore tecnico di Laziomatica Mirko Maceri, il detective privato Pierpaolo Pasqua, gli ex collaboratori di Storace Tiziana Perreca e Nicola Santoro e l'esponente di An Vincenzo Piso.
Storace Sarà assolto, perché così suggerisce la "statistica". Francesco Storace, dopo il rinvio a giudizio per il caso Laziogate, appare teso, fuori dall'aula al primo piano del tribunale di Roma. "Resto sereno - dice comunque -. Confido nella statistica perché in Italia il 70 per cento dei processi si concludono con delle assoluzioni. Ritengo che comunque sarà un aggravio di spesa per i contribuenti, francamente inutile. Mi sembra che lo scherzo continui".
Fini «Sono
dispiaciuto e sono certo che al termine dell'iter giudiziario verrà accertata la sua innocenza». Il leader di An, Gianfranco Fini, commenta così il rinvio a giudizio per Francesco Storace nell'ambito dell'inchiesta Laziogate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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