Lega e Pdl uniti diventano un incubo per il Pd

Lega e Pdl uniti diventano un incubo per il Pd

Pdl e Lega uniti e decisi per dare risposte alle esigenze dei liguri, creano non pochi fastidi al Pd. Che a sua volta non fa nulla per mascherare questo suo stato d’animo. Accade in Valtrebbia, a Torriglia in particolare, dove gli alleati del centrodestra organizzano un convegno dal titolo «Zona Franca Alte Valli Trebbia e Bisagno». Un incontro che diventa punto di partenza per un progetto ben più ampio e coraggioso che vede impegnati unitariamente i rispettivi Coordinamenti Provinciali con Levaggi e Censi, per passare dalla Regione con Bagnasco e Rixi, e finire sui banchi del Parlamento con Bornacin e Chiappori.
L’occasione di parlare del piano delle Zone Franche e della necessità di riuscire a far rientrare anche l’entroterra genovese in questa categoria di territori che godono di numerose agevolazioni viene allargata a tutta la popolazione e agli amministratori locali di qualunque colore politico. L’obiettivo, ripetono più volte sia Roberto Bagnasco, sia Edoardo Rixi, deve andare oltre le divisioni di partito. Per questo «occorre costruire e lavorare unitariamente ad un progetto per lo sviluppo del nostro entroterra andando oltre le ideologie», perché, come sottolineato da Giorgio Bornacin, far considerare la Valtrebbia una Zona franca «non sarà impresa facile ma neppure impossibile, bisogna lavorare insieme alle Amministrazioni locali sul territorio per risollevare queste zone economicamente disagiate ma con notevoli potenzialità di sviluppo.
Parole e impegno accolti molto favorevolmente dai presenti, specie in un periodo lontano dalle campagne elettorali e per questo «non sospetto». Non altrettanto però si può dire del Pd che, in previsione del convegno, aveva fatto affiggere ai muri di Torriglia un manifesto che Bornacin giudica «surreale per non dire comico» e che voleva attribuire ogni merito della creazione delle Zone Franche al governo Prodi e ogni colpa della loro mancata attuazione a quello guidato da Berlusconi.

Se è vero che nel 2007 l’idea venne inserita nella finanziaria Prodi, altrettanto vero è che il finanziamento per renderla operativa c’è stato nel 2009 con questo esecutivo. Ma mentre Pdl e Lega, uniti, tendevano la mano all’altro schieramento per il bene comune, dal centrosinistra è arrivata solo una risposta stizzita e preoccupata.

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