Legge islamica Sentenza confermata: accecò una ragazza, sarà accecato

Dieci gocce di acido solforico per occhio: così un giovane iraniano che ha reso cieca e sfigurato in volto una ragazza gettandole in faccia dell’acido, sarà a sua volta accecato in base alla legge islamica del taglione. La sentenza è stata confermata dalla Corte suprema ed è quindi diventata esecutiva. Il condannato, Majid Movahedi, 27 anni, ha confessato di avere gettato l’acido in faccia alla ragazza, Ameneh Bahrami, di 26, perché questa aveva rifiutato le sue insistenti proposte di matrimonio. «Ho chiesto l’applicazione della legge del taglione perché non voglio che questo capiti ad alcun’altra donna», ha affermato Ameneh. «Qual è stata la mia colpa - ha chiesto - quella di aver voluto scegliere liberamente chi sposare?».
Majid, un ex compagno di università di Ameneh, l’aveva seguita per mesi, tormentandola con le sue insistenze. L’ultima volta i due si erano parlati all’uscita dell’ufficio della ragazza, che per cercare di convincere il suo persecutore a lasciarla in pace gli aveva detto che stava per sposarsi con un altro. Qualche giorno dopo, il giovane l’aveva avvicinata in una strada trafficata di Teheran e le aveva gettato addosso l’acido solforico. Ameneh era rimasta sfigurata e aveva perso immediatamente la vista dall’occhio destro. Dopo diversi mesi di inutili cure a Teheran, la ragazza era stata trasferita in un centro specializzato di Barcellona, dove i medici hanno cercato, senza successo, di salvarle l’altro occhio. Le cure e il soggiorno in Spagna le erano state pagate dallo Stato iraniano per volontà dell’allora presidente riformista Mohammad Khatami.


Una volta tornata in Iran, Ameneh ha chiesto che al suo aggressore fosse inflitta la stessa sorte, secondo il principio dell’ «occhio per occhio, dente per dente». E a niente sono serviti i tentativi di dissuaderla fatti dal capo dell’apparato giudiziario, l’ayatollah Shahrudi, preoccupato dei danni che la vicenda può arrecare all’immagine internazionale dell’Iran.

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