Gli scenari dell'evoluzione della comunicazione e gli quelli della televisione, con l'occupazione «spontaneista» delle frequenze televisive che poi si è dovuto ripianare.
Da qui parte «Rete Italia - La Tv e gli scenari della comunicazione», il libro scritto da Corrado Calabrò, presidente dell'Autorità per le comunicazioni, con la giornalista del Messaggero, Barbara Corrao. Alla vertiginosa evoluzione tecnologica e alla convergenza tra telecomunicazione e televisione cui il digitale e internet aprono la strada corrisponde un regresso della qualità dell'informazione e dell'intrattenimento televisivi in Italia. Senza appello è la critica ai processi in tv e ai talk show dove, sottolinea Calabrò «la parola dello sprovveduto vale quanto quella dell'esperto». E poi la Rai imbrigliata in una situazione di «limitata agibilità». Occorre «una rigenerazione che la svincoli e la rilanci». Come? «Un sistema di dual governance: garanzia di effettiva indipendenza e obiettività nella gestione del servizio pubblico e organizzazione imprenditoriale caratterizzata da snellezza delle decisioni» è la proposta di Calabrò. Il presidente dell'Autorità analizza poi il settore delle telecomunicazioni che senza una spallata, è ormai arrivato al capolinea: esige l'alta velocità trasmissiva. E questa può essere assicurata solo dalla fibra ottica, un investimento costoso ma fondamentale.
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