L'Italia si conferma leader in Cina

L'International Boat Show di Shanghai ha confermato la crescita dell'industria nautica italiana in Cina. Nel 2012, infatti, il nostro Paese ha consolidato la sua leadership mondiale incrementando l'export di oltre il 60%. Al contrario di quanto accade in Italia, il governo di Pechino, infatti, punta allo sviluppo del settore investendo molto sulle infrastrutture necessarie. A favore di un consolidamento dell'interesse espresso negli ultimi anni, c'è anche il crescente numero di High Net Worth Individuals.
La settimana scorsa, oltre ai grandi cantieri (Ferretti, ormai di casa in Cina, Azimut-Benetti, Sanlorenzo), alcune aziende italiane sono state ospitate nell'Italian Pavillion. Si tratta di Besenzoni, Can Sb Marine Plastics, Cms, Glomex, Gfn-Gibellato Forniture Nautiche, Ibix, Jeppesen Italia, Lomac Nautica, M&C Advisory, Martini Alfredo, Permare, Pfa-Pierluigi Floris Architetto Floris & Giommi Associati, Saver, Scoprega, Sistema Walcon, Solbian Energie Alternative, Tecnicomar.
Ucina, insieme con La Spezia Eps, Liguria International e Ice, ha dato vita a un sistema coordinato per la realizzazione di importanti attività di internazionalizzazione. Oltre cento gli incontri tra le aziende associate Ucina e gli imprenditori cinesi.
«L'importante presenza italiana al China International Boat Show - ha detto Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina Confindustria Nautica, presente all'evento - rappresenta un grande esempio di eccellenza costituito da imprese che hanno saputo dimostrare quanto il talento, la creatività e la qualità siano elementi che scaturiscono dal lavoro e dal sacrificio di uomini e donne capaci di innovare, comprendere e rispondere alle trasformazioni di mercati internazionali sempre diversi. Nel quadro d'insieme dei mercati internazionali, sarà di straordinaria importanza, in futuro, il ruolo dei Paesi come la Cina, dove non si assiste soltanto allo sviluppo di un'industria della nautica da diporto, ma a un vero e proprio cambiamento della cultura e del modo di accostarsi al mare e alla barca, intesa come tramite per vivere avventure straordinarie, emozioni intense ed esplorare luoghi sconosciuti».
Infine alcuni dati significativi.

Complessivamente la domanda e l'interesse per le imbarcazioni da diporto sono aumentati, come testimoniano le importazioni cresciute del 45.2% per un totale di 233,80 milioni di dollari. Nel 2012 l'Italia ha esportato in Cina yacht per un valore complessivo di 62,82 milioni di dollari confermandosi primo importatore (67 barche contro le 42 del 2011).

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