L'ora che segna il talento nel giorno più lungo della lirica

La storia di cultura e mecenatismo che da 10 anni lega Rolex alla "Prima". Testimoniata dalla linea Cellini

L'ora che segna il talento nel giorno più lungo della lirica

Madama Butterfly è la sesta opera lirica, la più rappresentata al mondo, preceduta da La Traviata, Carmen, la Bohème, Il Flauto Magico e Tosca. Una classifica che conferma la straordinarietà della musica di Giacomo Puccini, nei quattro angoli del globo: una sicurezza, ma anche una sfida quella di proporne l'ennesima rappresentazione, come apertura della stagione 2016/2017 del Teatro alla Scala. A questa nuova produzione, che vede sul podio il Maestro Riccardo Chailly, Direttore Musicale del Teatro scaligero, si affianca, e accade da ben 10 anni, la Maison ginevrina Rolex, partner ufficiale della serata inaugurale odierna. Come noto la Casa destina da moltissimi anni ingenti risorse per sponsorizzazioni culturali, sociali ed ambientali di altissimo profilo, nonché per sostenere progetti di start-up aziendale e di beneficienza. Sul fronte squisitamente artistico, l'attività mecenatesca della Maison, quest'anno ha riguardato, tra l'altro, la Biennale di Architettura di Venezia (della quale è partner esclusivo e orologio ufficiale), nonché la splendida iniziativa Rolex Mentor&Protegé che, dal 2002, abbina sette «maestri» dell'arte e del savoir faire ad altrettanti giovani talenti a livello internazionale. Oltre al Teatro alla Scala, poi, Rolex è anche partner dei teatri d'opera di Londra, New York e Parigi e di due punti di riferimento per la musica classica, il Festival di Salisburgo e l'Orchestra Filarmonica di Vienna. D'altronde, tutto questo avviene nell'alveo della filosofia, all'epoca innovativa, posta in essere dal fondatore Hans Wilsdorf, costantemente impegnato a vestire di creatività il prodotto e a stimolare l'eccellenza individuale, fin dalle prime campagne pubblicitarie nel 1915.

Con il Teatro Alla Scala, la collaborazione di Rolex non si limita, dal 2006, al sostegno della stagione lirica, ma investe anche il Progetto «Grandi Artisti alla Scala» e il Concerto di Natale in quanto Partner Principale. In ambito lirico, inoltre, Rolex può vantare testimonial di assoluto prestigio, a partire dal soprano neozelandese Dame Kiri Te Kanawa, con cui il brand ha costruito negli anni 70 un legame, ancora oggi, vivo e proficuo, così come con il celebre tenore spagnolo Plácido Domingo, al fianco di Rolex da oltre trent'anni. E non mancano generazioni successive di talenti a far compagnia in «casa» Rolex a questi due «mostri sacri», quali Cecilia Bartoli, Juan Diego Flórez, Jonas Kaufmann, Bryn Terfel, Gustavo Dudamel a Sonya Yoncheva. In tutto questo, evidentemente, la notorietà senza pari della Maison a livello mondiale si fonda, e ci mancherebbe altro, sui suoi capolavori di micromeccanica, quali il Cosmograph Daytona, l'Explorer, il Submariner, il GMT-Master, il Turn-O-Graph, il Milgauss, lo Yacht-Master, solo per citarne alcuni, a cui deve aggiungersi un orologio che rappresenta l'anima più classica della Maison, quella più legata agli stilemi tradizionali degli anni '40/'50, interpretata con un tocco contemporaneo: il suo nome è Cellini. Per questo motivo, Rolex ama identificare il suo impegno in campo artistico proprio con tale collezione, essenza di un classico atemporale, intitolata al geniale artista rinascimentale, autore della «Saliera» e del «Perseo con la Testa di Medusa». Quest'anno la linea Cellini è stata aggiornata con tre modelli, il Time, il Date e il Dual Time proposti in oro bianco o Everose, su cassa da 39 mm.

L'elemento distintivo comune è l'adozione di movimenti meccanici automatici di manifattura, dotati della certificazione di Cronometro Superlativo ridefinita da Rolex nel 2015, riguardante l'orologio nel suo insieme, garanzia di una precisione nell'ordine di 2/+2 secondi al giorno, ossia più di due volte superiore a quella richiesta ad un Cronometro ufficiale. Notiamo, poi, la lunetta doppia, bombata e zigrinata e, in particolare, nel Date e nel Dual Time, il quadrante guilloché soleil blu (Date) o marrone (Dual Time), con indici applicati rispettivamente in oro bianco e in oro rosa.

Nella celebre aria di Madama Butterfly, Cio-cio-san, si rivolge al «suo» Pinkerton, cantando: «Un bel dì, vedremo levarsi un fil di fumo sull'estremo confin del mare». È la speranza di veder realizzato il proprio sogno, quella che Rolex ama alimentare con grande generosità.

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