Macchinista del treno regionale aggredito a calci e pugni da un gruppo di ragazzi costretto a chiudersi dentro labitacolo. Si tratta dellennesimo episodio di bullismo avvenuto su un mezzo pubblico. Lepisodio, ieri pomeriggio intorno alle 15 alla stazione di Pantanella sulla linea Albano-Roma.
Secondo la ricostruzione fornita ieri sera dalle Ferrovie dello Stato sembra che i giovani avessero manifestato «comportamenti poco educati» e «atteggiamenti teppistici» già in partenza dalla stazione di Albano. Ai rimproveri del macchinista i ragazzi avrebbero risposto con una sfilza di parolacce e insulti. Non contenti, alla stazione di Marino alcuni di loro avrebbero anche iniziato a fumare nonostante i divieti.
A questo punto il personale delle Ferrovie dello Stato ha avvisato la polizia ferroviaria di quanto stava accadendo. Il capo treno (una giovane donna) ha raggiunto nel frattempo il macchinista e si è seduta a fianco del collega. Mentre il treno stava raggiungendo la stazione di Pantanella quattro giovani sono entrati improvvisamente nella cabina di guida prendendo a calci e pugni il macchinista, che a strattoni e con forza è riuscito a cacciarli dal piccolo vano di guida e a chiudersi a chiave arrestando il treno. Certo della presenza degli agenti di polizia ha poi condotto il convoglio alla stazione di Pantanella dove ad attenderli cera la Polfer. Gli agenti saliti a bordo hanno fermato il gruppo, composto tutto di minorenni, già noti alle forze dellordine. Unambulanza giunta sul posto ha trasportato il macchinista allospedale di Tor vergata mentre i viaggiatori hanno proseguito il viaggio con il treno successivo. Ripercussioni anche per il viaggio corrispondente per Frascati che è stato limitato alla stazione di Ciampino anziché partire da Roma Termini. Non è la prima volta che il personale FS viene aggredito. Due mesi fa è accaduto sempre al macchinista di un convoglio della linea per Nettuno. E a proposito di bullismo è stata convocata per venerdì 4 dicembre una commissione in seduta congiunta tra la commissione alle Politiche Sociali e quella alle Politiche Educative e Scolastiche per cercare di arginare il fenomeno.
«Il bullismo è un fenomeno che ormai è degenerato e sta spingendo i ragazzi coinvolti in atti ai confini con la delinquenza, come laggressione sconcertante avvenuta oggi (ieri) ai danni di un macchinista di un treno regionale assalito da un gruppo di ragazzi che erano sul convogli», commentano in una nota Giordano Tredicine e Antonio Gazzellone, rispettivamente presidente della commissione Politiche sociali e presidente della commissione Politiche Educative e Scolastiche del Comune. «Preoccupa soprattutto come, di fronte agli abusi e alle prevaricazioni - continua la nota congiunta - sempre più ragazzi non chiedano aiuto a insegnanti e genitori, ma tendano a farsi giustizia da sé o in branco.
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