Genova, città dei diritti degli islamici, degli zingari e magari dei punkabbestia. I genovesi notoriamente di diritti non ne hanno, ma solo doveri, primo fra tutti di dover sempre tollerare la continua mancanza di rispetto degli extracomunitari per il proprio modo di vivere, per i propri sentimenti, per l'irrinunciabile diritto a quartieri vivibili.
Genova ha già numerose moschee sparse sul suo territorio e soprattutto nel centro storico ove i musulmani che lo desiderano possono praticare la loro fede. Ma non si possono imporre centri e luoghi di culto all'interno dei quali troppo spesso predicatori di odio incitano contro l'occidente e le altre religioni.
È comunque indispensabile che prima di partecipare a tavoli rotondi o quadrati con le associazioni islamiche e soprattutto di firmare preoccupanti protocolli il Ministero degli Interni accerti, una volte per tutte, se permangono legami con associazioni integraliste, in particolare con l'Ucoii, Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia.
*consigliere comunale Genova - La Destra
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