Il Mantova ci crede e per vincere schiera lo stregone

Una ne fa e cento ne pensa. Fabrizio Lori, il vulcanico presidente del Mantova, ne ha inventata un’altra delle sue e, non contento della prima vittoria ottenuta sabato scorso sul Grosseto, tre punti che ai virgiliani hanno fatto tirare una boccata d’ossigeno e salvato la panchina a Michele Serena, si appresta ad affrontare domenica all’Euganeo il Padova con un asso nella manica. Non è un nuovo bomber, non è una tattica a sorpresa, ma un qualcosa che, a dir la verità, col calcio non ha niente a che fare: un santone.
Lori ha fatto arrivare dal Sudamerica uno stregone preso non si sa bene da quale foresta dell’Uruguay, «un motivatore», dice il presidente, «uno che scaccia il malocchio, così nessuno ci farà paura». E non solo la città visto che il guru è già arrivato negli spogliatoi del Mantova.
Nei giorni scorsi infatti Lori avrebbe presentato Julio alla squadra, come medico, una specie di psicologo-pranoterapeuta con compiti di motivatore (di scacciamalocchio). Una sorta di mago Otelma con il vestito nero, catene e monili d’oro alle braccia, una presenza teatrale dall’impatto dirompente.
Nessuno sa se a Padova il mago Julio spargerà sale dietro le porte come Oronzo Canà, alias Lino Banfi o come il compianto tecnico foggiano Pugliese, nè se sotterrerà qualche amuleto nel terreno di gioco o se spargerà sangue di gallo per esorcizzare chissà quali spiriti anti-Mantova. La consegna del silenzio in casa virgiliana è rigida: nessuno ha titolo per parlarne tantomeno commentare o criticare le scelte del presidente. Lori da parte sua se la ride sotto i baffi, anche se sta meditando di far rivoltare e cambiare il prato dello stadio Martelli: per Julio è portatore di sfortuna ed ha influssi negativi sui muscoli dei giocatori di casa.

Insomma, il Mantova si affida al paragnostico e al paranormale per risolvere una situazione che non è certo delle migliori anche se tre delle quattro sconfitte patite dalla banda Serena sono arrivate dopo che, in trasferta, la squadra si era trovata in vantaggio fino a poco dalla fine, venendo poi superata dagli avversari proprio nei minuti finali. Proprio questa perdurante sfortuna deve avere convinto Lori a cercare una soluzione inaspettata: non Banfi-Canà ma mago Julio appunto.