Sette banche italiane e internazionali riunite attorno al tavolo, una sola la portata: la quotazione di Marazzi. La famiglia proprietaria dellomonima multinazionale della ceramica ha compiuto giovedì scorso il primo passo per fare approdare il gruppo in Piazza Affari. Un incontro, definito beauty contest, nel quale gli istituti hanno presentato le credenziali per accompagnare sul listino la matricola nata a Sassuolo nel 1935.
Un debutto, in calendario il prossimo anno, stimato in 1,3-1,5 miliardi: Marazzi ha archiviato il primo trimestre con 205 milioni di ricavi (780 milioni nel 2004) e un utile operativo lievitato del 50% a 20,2 milioni.
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