«Marcelletti torni in sala operatoria anche sotto scorta»

da Palermo

«Carlo Marcelletti torni in sala operatoria. Anche sotto scorta, guardato a vista dalle forze dell’ordine: perché un’inchiesta non può mettere a repentaglio le vite di tanti bimbi che hanno bisogno di cure». È un appello drammatico quello che le mamme dei piccoli ricoverati del reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Civico di Palermo lanciano alla magistratura. Un appello più che comprensibile, visto che l’arresto del celebre cardiochirurgo - accusato di peculato, concussione, truffa aggravata e detenzione di materiale pedopornografico - per loro significa il crollo di ogni speranza di dare al proprio bambino una vita normale: «Non potete - dicono le mamme – tenere lontano dal posto di lavoro una persona così valida solo perché non sono figli vostri quelli che stanno dentro all’ospedale. Scortatelo, seguitelo, ma fatelo tornare al posto di lavoro. Mancando una figura così di spicco all’interno del reparto sono tutti allo sbaraglio».

Ma ci sono altre mamme e papà che si stanno facendo avanti per denunciare di avere subito anche loro pressioni, di avere dovuto fare quelle donazioni volontarie alla onlus presieduta da Marcelletti per avere un’assistenza.

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