Economia

Marchionne su Chrysler: in pareggio nel 2010

Presentato il piano industriale e finanziario della casa automobilistica americana: Chrysler disporrà di 21 modelli entro il 2014 e condividerà tre piattaforme con Fiat. Marchionne: "Le aspettative non saranno deluse". Il pareggio nel 2010

Marchionne su Chrysler: in pareggio nel 2010

Auburn Hills - Tra il 2012 2 il 2013 saranno lanciati tre nuovi modelli Dodge. Entro il 2014 i nuovi modelli saliranno a 21. Chrysler condividerà tre piattaforme con Fiat riducendole da undici a sette entro cinque anni. E' quanto emerge dalle slide consegnate in occasione della presentazione del piano industriale e finanziario della casa automobilistica americana. "E' una grandissima giornata per Chrysler", ha commentato con soddisfazione l'ad del Lingotto, Sergio Marchionne.

Marchionne: "Non deluderemo le aspettative" Al via il piano Chrysler da parte dell’amministratore delegato Sergio Marchionne. Fra i partecipanti ci sono John Elkann, vice presidente di Fiat, Andrea Agnelli, componente del board di Fiat, e Alessandro Nasi, consigliere di Exor e responsabile del business di Cnh. Marchionne assicura che Chrysler "garantirà un ritorno agli investitori" e "non deluderemo le aspettative, interne ed esterne". Chrysler intende ridurre da undici a sette entro il 2014 le proprie piattaforme, tre delle quali saranno condivise con Fiat. Chrysler potrà contare su 21 modelli entro il 2014, come era stato mostrato anche in una serie di slide diffuse all’evento, al quale sono presenti circa 450 persone tra tra analisti finanziari, rappresentanti dei sindacati e del Governo (in qualità di azionisti del colosso di Detroit), autorità locali e, ovviamente, giornalisti. Attualmente in corso l’intervento del numero uno del marchio Dodge Ralph Gilles.

Le spese di Chrysler "Mi sento come il quinto marito di Zsa Zsa Gabor. So cosa devo fare, ma non so se riuscirò a renderlo interessante". La nuova Chrysler, ha aggiunto Marchionne, è stata "parsimoniosa" nelle spese: da giugno la sua liquidità è aumentata di 1,7 miliardi di dollari, a 5,7 miliardi di dollari alla fine di settembre. "Oggi è la giornata della squadra alla guida di Chrysler e spero che lo spirito e la passione con cui il management sta lavorando venga colto e che darà vita a un’azienda dinamica e competitiva".

La mossa di General Motors Il voltafaccia della General Motors, che ha bloccato la vendita del proprio marchio tedesco alla canadese Magna, è stata "una scelta razionale" e "considerando quello che è successo l’unica soluzione" possibile. Secondo Marchionne, "è una cosa buona per l’Europa perché faranno ciò che devono fare: razionalizzare le infrastrutture in Europa, che sono troppo grosse e complesse".

L'ad del Lingotto ha, poi, aggiungento che "questo è un business complicato", che rende necessario che le scelte industriali siano fatte "in maniera molto precisa".

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