È curioso. 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo, prodotto da Paolo Virzì con a Medusa e Sky, nasce intorno al Centro sperimentale di cinematografia da cui provengono tutti gli autori e i tecnici. Ma della gloriosa istituzione romana non si fa cenno perché non ha potuto mettere nel progetto i soldi che semplicemente non ha. Peccato, perché 4-4-2 è un buon film a episodi lontano dai saggi di fine corso degli allievi del Centro. Grazie forse allamorevole ala protettrice di Virzì e dello sceneggiatore Francesco Bruni, i quattro registi esordienti raccontano con un convincente tono da commedia altrettante storie legate al mondo del calcio minore. Nonostante temi anche delicati, come in Il terzo portiere di Roan Johnson con un «venduto» Valerio Mastandrea o in Balondòr di Francesco Lagi con un dolente Gigio Alberti procuratore caduto in disgrazia, si ride e si sorride spesso.
Più debole La donna del Mister di Claudio Cupellini in cui si mischiano troppi temi, mentre Meglio di Maradona di Michele Carrillo, con lo straordinario neoattore tredicenne Alessandro Guasco, riesce a essere poetico.4-4-2 - IL GIOCO PIÙ BELLO DEL MONDO (Italia, 2005) di registi vari con Valerio Mastandrea, Gigio Alberti. 100 minuti
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