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Maturità, Gelmini: "Cade il buonismo del '68"

Il ministro vuole aprirsi all'Europa: "Oggi le valutazioni non sono omogenee, serve un esame standard". Poi chiede il pugno duro con chi non studia: "La scuola prepari alla vita". Sarà introdotta una prova sulla base di test a risposta multipla

Maturità, Gelmini: "Cade il buonismo del '68"

Roma - Un esame di maturità più "europeo". E' quello a cui pensa, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, secondo la quale oggi la valutazione dell'esame "non é omogenea, cambia in base alle commissioni". "Vorremmo aprirci all'Europa, guardare le esperienze internazionali che ci parlano di un esame standard, di un modello di valutazione che deve essere uguale ed equo per tutte le scuole. E' mia intenzione quindi introdurre una prova sulla base di test a risposta multipla che possa garantire omogeneità di giudizio indipendentemente dalle scuole e dalle commissioni che ovviamente cambiano". A questo fine il ministero sta approfondendo con l'Invalsi la possibilità di introdurre, così come è stato già fatto nella scuola media, una prova uguale per tutti.

Archiviato il buonismo del '68 La scuola "buonista del '68 e' stata archiviata". Secondo la Gelmini, "non è mai bello quando un ragazzo perde l'anno, ma certamentepenso che un ritorno ad una scuola del rigore, dell'impegno, della serietà sia una notizia positiva per il Paese". La titolare dell'Istruzione crede, infatti, che "una scuola che prepari alla vita, che formi i ragazzi, sia una scuola che sta dalla loro parte e li aiuti a crescere". Il ministro difende la sua scelta di reintrodurre il voto in condotta: "Molti cittadini approvano questa iniziativa. I ragazzi a scuola devono essere valutati in base al profitto conseguito nelle varie materie, ma anche il comportamento è importante. Il voto in condotta si sta dimostrando una misura che premia i ragazzi che tengono comportamenti corretti e qualche volta aiuta ad alzare la media. Va poi a educare i ragazzi indisciplinati. Sono convinta - ha concluso - che il rispetto per gli insegnanti e per gli altri debba essere insegnato a scuola".

L'augurio ai ragazzi dell'Abruzzo "Mi raccomando ragazzi, non mollate", continua il ministro dell'Istruzione spiegando che "l'esame di maturità porta sempre tanta tensione e stress per gli studenti". "Faccio loro davvero un grande in bocca al lupo - continua la Gelmini - un pensiero particolare però va agli studenti dell'Abruzzo perché sappiamo come questo territorio, questa regione, sia stata particolarmente colpito dal sisma. Gli abruzzesi hanno dato un esempio di grande di dignità e di grande forza al Paese e un pensiero particolare va ai ragazzi dell'Abruzzo che domani sosterranno l'esame di maturità in condizioni naturalmente più difficili.

Mi raccomando ragazzi - conclude il ministro - non mollate".

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