La crisi frena i profitti del gruppo Italcementi, scesi nel 2009 a 215 milioni (-22,2%); dimezzato a 71 milioni il risultato netto di competenza. Il dividendo ordinario è stato così limato di un terzo a 0,12 euro (0,18 nel 2008). I margini operativi in rapporto al fatturato vengono però confermati, e il gruppo è riuscito a contenere limpatto della congiuntura economica sfavorevole realizzando risparmi oltre le attese e per 240 milioni di euro.
La controllata della famiglia Pesenti ha poi deciso una riorganizzazione complessiva della gestione delle attività finanziarie e di tesoreria, che saranno centralizzate in Italcementi Finance. Da qui partiranno i piani di emissione della multinazionale del cemento con base a Bergamo, che ha annunciato un piano di emissione obbligazionaria per 2 miliardi di euro, affidato a Banca Imi e Bnp Paribas.
Andare sul mercato dei bond servirà al gruppo per allungare le scadenze del debito e diversificare le fonti di finanziamento. Sarà rifinanziata anche una parte importante dellesposizione della controllata Ciments Français. Questa lancia a sua volta unofferta di riacquisto sui titoli obbligazionari collocati privatamente sul mercato americano nel 2002 e nel 2006, per un ammontare complessivo nominale di 500 milioni di dollari. Proprio gli obbligazionisti di quei bond erano stati gli artefici della mancata fusione tra Italcementi e Ciments Francais, nellestate dello scorso anno. Secondo quanto si apprende da fonti del gruppo, tuttavia, non è attualmente previsto che quel discorso si riapra.
Tornando ai risultati, Italcementi ha registrato nel 2009 ricavi per 5.
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